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venerdì, Aprile 26, 2024

Iorio come il “Cacao Meravigliao”. Per Frattura comincia la Samba

AperturaIorio come il “Cacao Meravigliao”. Per Frattura comincia la Samba

di PASQUALE DI BELLO

La decisione della Corte di Cassazione che riapre le porte del Consiglio regionale all’ex governatore, pone nuovamente Iorio a capo del centrodestra regionale. Si preannuncia una stagione serrata di confronti e scintille tra Michele Iorio e l’attuale presidente della Regione, Paolo Frattura

Gli era toccata una sorte sventurata, quella di trasformarsi in un’entità che nessuno più vedeva e di cui, ogni tanto, si udiva la voce. Per circa un anno, sgambettato dalla legge Severino che lo ha tenuto fuori dal Consiglio regionale, Michele Iorio è stato questo: una voce senza volto. Per un anno è stato una specie di professor Pisapia, quello che nella fortunata trasmissione televisiva, “Quelli della notte”, parlava richiuso sotto la tolda della nave senza che nessuno potesse vederlo. Se ne udiva solo la voce e quello che si sapeva e che se ne stava così, rinchiuso e circondato da una serie di televisori attraverso i quali monitorava il mondo esterno. Ora, noi non sappiamo dove Iorio sia stato fisicamente in questo lungo anno, se lo abbiano richiuso in qualche sgabuzzino insieme alle scope e alle radio a valvole, ma da poche ore una cosa è certa: Iorio è uscito dalla cambusa e da professor Pisapia si è trasformato nel Cacao Meravigliao, cioè in quello che è sempre stato, nello sponsor magico di se stesso e immaginifico di una intera comunità umana e politica che da anni gli da credito. Ricordate il popolare motivo e le popolarissime ballerine brasiliane della trasmissione di Renzo Arbore? “Cacao meravigliao/che meraviglia sto cacao meravigliao/cacao con tre gustao/delicassao, spergiudicao e depressao/lo sao o non lo sao/ci fa impazzao sto cacao meravigliao/cacao cacao cacao/che nmeraviglia sto cacao meravigliao”. Ecco, provate a sostituire Ioriao al cacao e l’effetto meravigliao sarà lo stesso. Perché meraviglie da qui in avanti ci attendono. Col rientro di Iorio, il Consiglio regionale da aula “sorda e grigia”, sta per trasformarsi in un sambodromo dove a ballare la Samba, più di altri nella maggioranza, potrebbe essere proprio l’attuale presidente della Regione.

Abbiamo sentito entrambi al telefono, i due competitor che si ritroveranno nell’arena, Frattura e il redivivo Iorio, ed entrambi hanno detto la stessa cosa: “Ci confronteremo in aula, ne guadagnerà il dibattito”. Una frase, chiaramente, di circostanza, che tradotta suona pressappoco così: Ci confronteremo in aula “… e saranno mazzate alla cecata”, come dice un vecchio adagio popolare. Frattura, oltre alla frase fatta, ha poi aggiunto: “Chiederemo conto in aula a Iorio gli atti e i fatti del suo governo” e Iorio, anche lui oltre alla frase fatta, ha detto: “Potrò finalmente vedere atti e carte e dimostrare come stanno le cose e smentire le tante bugie di questo governo regionale. Come quella – ha aggiunto – che riguarda i precari della Protezione civile”.

Come è evidente, da queste piccole chiose si annunciano quelle grandi, ovvero le grosse randellate (politiche e amministrative) che si vanno preparando. C’è un fatto però che è indubbio, e questo lo diciamo noi che di Iorio abbiamo condiviso più niente che poco. E’ vero, col reingresso di Michele Iorio ne guadagnerà il confronto e il dibattito. In questo anno trascorso dalle elezioni regionali abbiamo assistito, salvo rare eccezioni, al trionfo della mezzatacca (senza distinzioni tra maggioranza e opposizione). E’ stato un anno caratterizzato da un confronto generale e da un livello culturale del dibattito a dir poco raccapriccianti. Frequentare il Consiglio regionale e il rischio di uscirne col cappottino di legno, cioè morti, deceduti per il sonno, è un pericolo molto più che ipotetico, è un’autentica e concreta minaccia. O almeno lo è stato sino a poche ore fa. Ora Iorio è tornato e come per il Cacao Meravigliao, riparte il trenino del Samba. Almeno con lui sentiremo la voce dell’opposizione che quest’anno – a parte qualche balbettio più simile ad uno zagaglio – c’è parsa spenta e catacombale. Sentiremo la voce di un’opposizione – era ora! -politicamente attrezzata. Forse così al martedì, giorno del Consiglio regionale, potremo augurarci di scansare il maltempo  grazie al buon Dio e, grazie a Iorio, di evitare le concioni di mezzecalzette e battitacchi (di destra di centro e di sinistra).

 

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