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sabato, Maggio 4, 2024

Campobasso, Bollani incanta il pubblico del Teatro Savoia

AttualitàCampobasso, Bollani incanta il pubblico del Teatro Savoia

di GIOVANNI di  TOTA

E’ una lenta marea che sale, quella che esce dal piano di Stefano Bollani e che ipnotizza il pubblico fino ad avvolgerlo e a coinvolgerlo, in uno show che è molto più di un concerto di musica jazz.

Un teatro Savoia stracolmo, biglietti esauriti in prevendita in poche ore, tanto da rendere necessario l’allestimento di una platea addizionale sul palcoscenico. Al centro il pianoforte. Bollani lo studia, lo conosce, lo percorre in ogni piccolo spazio e infine lo domina senza esserne dominato in una sorta di rapporto fisico con lo strumento.

Quello che ne scaturisce è una vera e propria magia, lui pianista di  jazz attraversa tutte le strade, dai mostri sacri della musica classica, ai maestri del jazz, al pop e al rock.

E’ insieme al pubblico che Bollani traccia un canovaccio collaudato, fatto di una improvvisazione perfetta grazie alla tecnica e al talento del jazzista milanese. Ma in ogni pezzo, forse è questo uno dei segreti del suo successo, Bollani mette ironia a dosi massicce. Lo fa imitando alla perfezione Fred Buongusto, per il quale – dice – ha scritto una fantomatica canzone d’amore – Mafalda, che ha come epilogo un night di Guglionesi. E riesce ad irridere il pianista Giovanni Allevi, la cui parodia è un must dello spettacolo e Franco Battiato. Il suo rapporto con il pubblico è l’arma migliore che ha tra le mani

Savoia in visibilio, dopo una serie interminabili di bis e di riuscite durante le quali Bollani mette insieme Michelle dei Beatles e Perdere l’amore di Massimo Ranieri, Besame mucho e Ufo Robot. Avete un teatro bellissimo, dice alla platea, speriamo che non chiuda. Un appello che per Campobasso non può e non deve essere il requiem degli spettacoli come questo

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