I dati illustrati, oggi, dello Spi Cgil confermano di come il welfare sia stato il primo settore in cui si sono abbattuti i tagli dei governi Berlusconi prima e di Monti poi.
Dal 2008 ad oggi le risorse pubbliche destinate ai Fondi sociali sono state ridotte da 2,5 miliardi a 731,3 milioni.
Contemporaneamente sono stati tagliati la spesa sanitaria (oltre 30 miliardi) e i trasferimenti agli enti locali (oltre 20 miliardi) determinando così il tracollo dei servizi sociali territoriali.
Con il Fiscal Compact e l’applicazione della spending review la situazione si aggraverà.
Chi si propone di rilanciare il welfare, come il Pd, e allo stesso tempo ha approvato il Fiscal compact – che comporterà in Italia tagli della spesa pubblica per 45 miliardi l’anno per i prossimi vent’anni – mente sapendo di mentire.
Per tutto questo le promesse elettorali anche in Molise sia del centro destra che del centro sinistra non sono credibili.
I loro azionisti di maggioranza (PdL e Pd) sono stati complici dei tagli al welfare, e ora invece di fare proclami, per onestà intellettuale e politica, dovrebbero dire come applicherebbero le scure dei tagli al welfare previsti nella spending review nella nostra regione
Noi di Rivoluzione Democratica, con Antonio De Lellis presidente , vogliamo invertire la rotta:
investire nel sociale, definire i livelli essenziali delle prestazioni sociali per rendere esigibili diritti e servizi uniformemente su tutto il territorio, battersi per rifinanziare il fondo nazionale per le politiche sociali, definire un Piano regionale sulla non autosufficienza e svincolare dal patto di stabilità interno dei comuni gli investimenti sul sociale.