Futuro sempre più incerto per i dipendenti del Carrefour di Termoli che il 28 febbraio chiuderà il supermercato del Sannicola. Ieri c’è stato un incontro tra i sindacati Uiltucs e Filcams con la direzione aziendale dell’ipermercato che ha confermato i contatti con grandi marchi per il possibile rilevamento della struttura, facendo sapere però che al momento non sono in corso trattative. Si era la sparsa la voce di un interessamento dell’Ipercoop che in Puglia è subentrato nella gestione di due punti vendita Carrefour. Ma al momento non c’è alcuna certezza e il futuro di 80 dipendenti tra diretti, interinali e indotto è sempre più a rischio. L’azienda ha annunciato che farà partire le procedure di mobilità ma i sindacalisti Pasquale Guarracino e Daniele Capuano, che hanno incontrato i vertici aziendali, hanno chiesto che prima venga effettuata la cassa integrazione. Entro una settimana il Carrefour darà la sua risposta, ma intanto è corsa contro il tempo e le organizzazioni di categoria hanno chiesto che venga al più presto convocato il tavolo tecnico formato da Comune e Regione che non si riunisce da più di un mese.
Le proposte per il rilancio sono tante come il cambiamento della viabilità, la possibilità di un servizio navetta e soprattutto nuove attività che possano rilanciare il centro come il cinema, inizialmente anche previsto nel progetto, o una piscina. Ma è la politica ora che si deve muovere. L’appello dei sindacati è che oltre alla regione e al comune anche la provincia si faccia carico del problema per evitare la perdita di posti di lavoro. Senza la piattaforma alimentare è a rischio l’esistenza dell’intero centro Sannicola da cui già diverse attività stanno andando via in vista della chiusura del Carrefour. Sulla vertenza è intervenuto anche il vicepresidente della commissione lavoro Michele Petraoria sollecita un incontro tra tutte le parti per trovare una soluzione per i dipendenti che resteranno senza lavoro.
