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venerdì, Aprile 26, 2024

Emergenza frane a Trivento, il sindaco Santorelli: convenzione con l’Università per prevenire altri disastri

AttualitàEmergenza frane a Trivento, il sindaco Santorelli: convenzione con l'Università per prevenire altri disastri

Il fronte più esteso – e tra i più noti d’Italia – è quello di località Macchia Laccavone. Grazie a un finanziamento da due milioni di euro il Comune sta provvedendo a metterlo in sicurezza, anche per evitare guai seri alla strada provinciale che conduce ai paesi vicini e soprattutto alla Trignina. Questo però non è l’unico problema a Trivento. Le frane hanno devastato e continuano a devastare tutto il territorio. Anche negli ultimi mesi c’è stato un movimento franoso che ha portato all’isolamento di alcune abitazioni in contrada Casale San Daniele. Far fronte a quella che è diventata un’emergenza continua è durissima: il Comune deve infatti gestire duecento chilometri di strade interpoderali. Una missione ai limiti dell’impossibile, a maggior ragione perché le risorse disponibili sono davvero scarse: «Praticamente impossibile farcela – afferma il sindaco, Domenico Santorelli – ma stiamo cercando con il massimo degli sforzi di garantire la transitabilità su tutte le strade. In questo momento ci sono circa dieci contrade che hanno problemi. Nonostante le piogge di questi ultimi due mesi e la nevicata di fine dicembre, siamo riusciti con grandi sforzi a tenere aperte quasi tutte le strade. Attualmente ne sono chiuse solo un paio, c’è qualche abitazione isolata. Abbiamo già dovuto fare due ordinanze di sgombero e sono a rischio un’altra decina di case. Stiamo gestendo – aggiunge il primo cittadino di Trivento – una vera e propria emergenza. Ma stiamo cercando di rispondere con le nostre poche risorse, nonostante le note diffcioltà che vivono i Comuni in questo periodo. Cerchiamo di dare risposte, per quanto possibile, ai nostri cittadini». Il Comune prova dunque a mettere una pezza qua e là, ma non è facile. Anche per questo il sindaco Santorelli sta pensando di andare oltre le frane e cominciare a ragionare seriamente sulla prevenzione: «Il futuro? Stiamo cercando – prosegue – di avere rapporti con qualche università per stipulare un convenzione. Al di là delle analisi delle situazioni contingenti, vorremmo mettere in atto anche forme di prevenzione. Il nostro è un territorio completamente devastato, non a caso Il Sole 24 Ore qualche anno fa ha stilato una classifica mettendo Trivento tra i territori più devastati d’Italia. Abbiamo la necessità di conoscere meglio il nostro territorio. Vorremmo dunque essere supportati da qualche ateneo per fare uno studio che, oltre ad affrontare le situazioni di emergenza che stiamo vivendo, cerchi di far capire cosa si può fare – conclude Santorelli – per prevenire questo disastro che colpisce tutto il territorio di Trivento».

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