8.7 C
Campobasso
venerdì, Aprile 26, 2024

Pronto soccorso Isernia, proclamato lo stato di agitazione

AttualitàPronto soccorso Isernia, proclamato lo stato di agitazione

Solo per quindici giorni, poi ci fermiamo.
Si tratta dei medici del Pronto soccorso di Isernia, chiamati a coprire anche l’analogo servizio al Santissimo Rosario di Venafro.
Una richiesta cui i dirigenti medici del Pronto soccorso di Isernia hanno deciso di acconsentire per le prime due settimane di marzo. Ma ciò, come affermato dal responsabile del Pronto soccorso isernino, creerà disagi nella gestione dell’utenza dell’unità operativa di Isernia. Quindi, da ieri, la decisione di indire lo stato d’agitazione del personale. Tale volontà è stata resa nota attraverso un documento a firma del direttore ad interim dell’unità operativa, Angelo Camillo, inviato tra gli altri al commissario ad acta per la sanità, al direttore generale Asrem, al direttore sanitario Asram, al prefetto, al questore e al presidente della Regione, oltre che agli organi d’informazione. “L’attuale dotazione organica del Punto di primo intervento del Santissimo Rosario di Venafro – spiega il dottor Camillo – di soli tre dirigenti medici, non consente una sufficiente copertura dei turni di guardia in sicurezza compresa l’integrazione di personale medico del Servizio d’emergenza territoriale 118”. Pertanto, prosegue il direttore del pronto soccorso di Isernia, “con spirito di abnegazione è stato pianificato un turno di servizio per il Punto di primo soccorso di Venafro con turni coperti da dirigenti medici del Pronto soccorso di Isernia por le sole 2 settimane di Marzo e questo ha determinato un temporaneo e pericoloso impoverimento della dotazione di Isernia con disagi nella gestione degli numerosi utenti centralizzati presso il Veneziale”. Alla nota del dirigente ad interim del Pronto soccorso di Isernia è accluso anche il verbale della riunione di reparto svoltasi nella giornata di ieri, nel quale vengono precisati alcuni aspetti. “In seguito alle ultime decisioni aziendali – viene spiegato nel verbale – ci è stato chiesto, in qualità di dirigenti medici, di effettuare alcuni turni di servizio, per carenza di personale, presso il pronto soccorso dell’ospedale Santissimo Rosario di Venafro. Abbiamo dato disponibilità solo per i primi 15 giorni di marzo e non oltre, in considerazione che questa situazione è del tutto anomala. Infatti spostare personale dal pronto soccorso di Isernia, dove arriva l’utenza e si ha difficoltà di gestione per l’iperafflusso di pazienti e l’assenza di posti letto, ad un pronto soccorso, come quello di Venafro, che rimane aperto in condizioni precarie, per mancanza di molte specialità e servizi, e con un afflusso di pazienti irrisorio, ci sembra una vera e propria follia. Nonostante le innumerevoli problematiche, ad Isernia si erano comunque create condizioni possibili di gestione. Queste decisioni destrutturano e mettono ulteriormente in crisi un reparto che comunque riesce, tra mille difficoltà, a dare ancora risposte alla popolazione”.
Invece “di aumentare i posti di lungodegenza e creare servizi alternativi all’ospedale per rispondere ai reali bisogni della gente – si legge nel verbale della riunione del personale medico – si destabilizza una struttura comunque funzionante”. Pertanto, è la decisione cui si è giunti nel corso della riunione, “se si dovesse continuare su questa direzione organizzativa, tutto il personale del Pronto soccorso di Isernia è deciso, sotto egida sindacale, a riprendere lo stato di agitazione con tutte le iniziative che possano portare a non far perdere funzionalità al servizio. Tutta la popolazione sarà informata e coinvolta nelle iniziative perché il diritto alla salute è un bene comune da preservare”.

Ultime Notizie