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sabato, Maggio 4, 2024

Tempio crematorio, a Campobasso nessuno lo vuole. Assemblea pubblica a Santo Stefano

AttualitàTempio crematorio, a Campobasso nessuno lo vuole. Assemblea pubblica a Santo Stefano

b19183di ANNA MARIA DI MATTEO

Si annuncia infuocata e non solo per le temperature torride di questi giorni, l’assemblea pubblica, in programma per domani sera, nella frazione di santo Stefano. Un incontro organizzato dal comitato per esaminare l’ipotesi, al vaglio dell’amministrazione comunale di Campobasso, di realizzare, proprio nel piccolo cimitero di quella contrada, un tempio crematorio.
Il sindaco Battista, l’assessore ai Lavori pubblici Maio e il consigliere delegato per santo Stefano D’Anchise incontreranno i residenti per capire quali sono gli umori, rispetto alla paventata localizzazione dell’impianto proprio in quella zona.
In realtà, sanno già come stanno le cose. Il tempio crematorio, gli abitanti di santo Stefano non lo vogliono. Così come non lo vogliono quelli del popoloso quartiere di san Giovanni dei Gelsi, che è uno dei siti individuati dal Comune per ospitare l’impianto. E il solo fatto che l’amministrazione avesse pensato che nel cimitero potesse essere realizzato il progetto, aveva scatenato accese polemiche e le proteste dei residenti e di alcune associazioni preoccupati per i possibili rischi per la salute pubblica.
Una levata di scudi che aveva indotto la Giunta a frenare, a valutare con calma tutte le opzioni, compresa quella di santo Stefano. Ma anche qui, come era accaduto a san Giovanni dei Gelsi, i residenti sono pronti alla mobilitazione. A dire il vero l’amministrazione comunale non ha ancora scelto il sito che dovrà ospitare l’impianto, tant’è che al momento ogni decisione resta sospesa. Così come è stata sospesa la gara di project financing.

«Vogliamo vederci chiaro su tutto – ha dichiarato il sindaco Battista – ma sin da ora mi sento di rassicurare i cittadini sulla sicurezza dell’impianto e sull’assenza di rischi per la salute dei cittadini e per l’ambiente», ha aggiunto, rispondendo così ai timori espressi dai cittadini, secondo i quali, nell’inceneritore possa essere bruciato anche altro, compresi i rifiuti ospedalieri.
«Evitiamo strumentalizzazioni che non portano a nulla», ha detto il sindaco, ben consapevole delle resistenze che incontrerà, in qualunque posto l’amministrazione deciderà di realizzare il progetto.

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