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sabato, Maggio 24, 2025

Crisi al Comune di Campobasso. Vertice romano del centrodestra: “Attendiamo a luglio l’esito del ricorso elettorale”

AperturaCrisi al Comune di Campobasso. Vertice romano del centrodestra: "Attendiamo a luglio l'esito del ricorso elettorale"

Come era nelle previsioni, i partiti della coalizione di centrodestra riuniti oggi a Roma hanno deciso di attendere l’esito del ricorso elettorale che pende davanti al Tar per definire la posizione da assumere rispetto alla crisi aperta al Comune di Campobasso dal Cantiere civico. Nessun collegamento, quindi, ma posizione del tutto indipendente e autonoma rispetto alle iniziative assunte da Pino Ruta e soci. Forti del nostro 53% di consensi – dicono dal centrodestra – attendiamo la data del 16 luglio quando a parlare saranno i giudici amministrativi rispetto alle presunte irregolarità nella presentazione delle liste elettorali. Tra queste, ce n’è una di quelle confluite nel Cantiere civico, cosa che lascerebbe pensare ad una prognosi già effettuata dal Cantiere stesso che, vista la mala parata, avrebbe mollato la Forte per tempo. Ma questo, quello della pronuncia del Tar e di un ipotetico ritorno alle urne, è un fatto che impone d’ufficio uno stop alla crisi. Ci sarà adesso da attendere quaranta giorni, una quaresima politica che si preannuncia comunque gravida di sorprese, abbocchi e tartufismi. La sindaca ha detto che parlerà lunedì in conferenza stampa dopo una settimana trascorsa a segnali di fumo mentre il centrodestra, pur parlando, resta alla finestra ad assistere alle liti in casa dei dirimpettai. Nel frattempo, la coalizione che fa capo a Giorgia Meloni nel vertice di oggi ha deciso che a stretto giro incontrerà gli eletti a Palazzo San Giorgio per ulteriori approfondimenti. Lotito, Patriciello, Niro, Cofelice, Di Sandro e Di Pietro si riuniranno quindi nuovamente in attesa di una evoluzione del quadro politico. Quello che è da escludere – il comunicato diramato lo lascia capire – è ogni possibile contatto con gli avversari. Il centrodestra resta centrodestra, gli altri invece cercano una identità tutta da costruire. Vedremo a luglio, quando l’ombrellone del Tar si richiuderà su qualcuno, chi ci sarà rimasto dentro.

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