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mercoledì, Maggio 1, 2024

Procuratore generale dell’Aquila, corsa a due tra La Rana e Vaccaro

CronacaProcuratore generale dell'Aquila, corsa a due tra La Rana e Vaccaro

E’ corsa a due per la poltrona di procuratore generale dalla Corte di Appello dell’Aquila: la quinta Commissione del Consiglio superiore della magistratura ha indicato come candidati l’abruzzese Antonio La Rana, 67 anni, sostituto procuratore Generale della Corte di Appello di Campobasso, e il pugliese Ludovico Vaccaro, 64, procuratore capo di Foggia e ex procuratore di Latino. I due candidati hanno ottenuto due voti a testa, due commissari si sono astenuti. Ora le due proposte sono sul tavolo de ministro della Giustizia, Carlo Nordio, chiamato ad esprimere un parere. Sarà poi il plenum del Csm a prendere la decisione finale. Secondo quanto si è appreso, il pronunciamento dovrebbe arrivare nel giro di due mesi. Il posto di procuratore generale non ha un titolare dopo il trasferimento di Alessandro Mancini per i suoi legami con l’ex deputato della Lega Gianluca Pini, coinvolto in una inchiesta per corruzione. In seguito alla decadenza di Mancini, il Csm ha bandito il concorso al quale ha partecipato nove aspiranti. L’attuale facente funzioni di procuratore generale dell’Aquila è Alberto Sgambati, sostituito procuratore generale della stessa Corte di Appello. All’Aquila è attesa per il prossimo autunno la scelta da parte del Csm del nuovo capo della procura della repubblica dopo il pensionamento di Michele Renzo nello scorso mese di agosto. A capo della procura aquilana, sede della procura distrettuale antimafia dell’Abruzzo, come facente funzioni, opera il pubblico ministero Fabio Picuti, aquilano, pm dal 1995. Picuti ha assunto il ruolo dopo il trasferimento alla procura generale della corte di appello del pubblico ministero Stefano Gallo, che aveva assunto la reggenza dopo l’addio di Renzo. Altri spostamenti sarebbero negli uffici giudiziari aquilani: il pm Marco Maria Cellini potrebbe andare al Tar. L’altro sostituto Simonetta Ciccarelli, andrebbe a Roma in Cassazione. A giocarsi la poltrona di procuratore capo sono 13 i magistrati che hanno risposto al bando e tra questi alcuni lavorano già in Abruzzo.

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