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sabato, Maggio 4, 2024

San Giuliano, scuola romana vince borsa di studio intitolata a Luigi Petacciato

CronacaSan Giuliano, scuola romana vince borsa di studio intitolata a Luigi Petacciato

Con il progetto “Se fossi diventato grande” la prima H della scuola primaria ‘Pistelli’ dell’Istituto comprensivo ‘Claudio Abbado’ di Roma si aggiudica la Borsa di studio al 51/o concorso nazionale promosso dall’Eip Italia (Ecole Instrument de Paix) sul tema “A Scuola si lavora per la pace”. La cerimonia di premiazione si è svolta nell’Auditorium della Biblioteca Nazionale a Roma. Hanno partecipato circa 120 scuole di tutta Italia con progetti e lavori creativi. Trenta le scuole premiate. La borsa di studio all’Istituto romano è finanziata dalla famiglia di Luigi Petacciato, uno dei 27 bimbi morti il 31 ottobre 2002 nel crollo della scuola Jovine a San Giuliano di Puglia (Campobasso), tragedia di cui domani ricorre il 21/o anniversario. Il messaggio che viene dai giovani, nelle varie sezioni del concorso – poesia, giornali scolastici, arte, teatro, i ricordi, sport e pace, sicurezza a scuola, sicurezza stradale – è chiaro: “diventare cittadini nel rifondare la pace in Europa, nello spirito del Manifesto di Ventotene e impegnarsi per lo sviluppo sostenibile, alla luce della nostra Costituzione e della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani”. Anna Paola Tantucci, presidente di Eip Italia che organizza l’evento, ha ringraziato tutte le scuole partecipanti. “La giuria – si legge nella motivazione del premio alla scuola Pistelli – ha vivamente apprezzato l’appello dal forte valore pedagogico di far comprendere ai bambini come il piccolo Luigi e i suoi compagni non abbiano potuto realizzare i loro sogni, lasciandoli liberi di immaginare il loro futuro, loro che grandi lo diventeranno. Ha apprezzato la creatività e la fantasia dei disegni e delle parole che rendono straordinariamente autentico il lavoro”. Arianna Vennarucci, dirigente scolastico dell’Istituto “Abbado”, ha concluso: “Questo premio ha un altissimo significato perché riconosce un lavoro che la scuola fa sul tema della sicurezza e sull’educazione alla cittadinanza. Un modo per consolidare il valore della scuola come spazio pubblico diverso dal luogo privato a cui sono abituati, come la famiglia. È quindi l’educazione alla tutela di questo spazio che dovremmo rafforzare a tutti i livelli”. (

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