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venerdì, Marzo 29, 2024

Regionali, centrodestra accelera su Roberti: si va verso una sfida tra sindaci

AperturaRegionali, centrodestra accelera su Roberti: si va verso una sfida tra sindaci

A lungo Fratelli d’Italia ha reclamato la casella del candidato presidente della Regione Molise. Poi, il boccino è passato nelle mani dei leader nazionali del centrodestra che hanno guardato lo scenario elettorale con una visuale più ampia e il Molise è rimasto indicazione di Forza Italia. Peraltro Roberti è sembrato il nome più gradito al territorio con una notevole convergenza di sindaci e amministratori locali
Questo sarebbe il motivo alla base della scelta di dare a Francesco Roberti il ruolo di portabandiera nella corsa alla riconquista della Regione.
Anche perché, nello scacchiere delle regioni amministrate dal centrodestra, il vicino Abruzzo tornerà al voto l’anno prossimo e la ricandidatura di Marco Marsilio alla presidenza appare cosa fatta, e la casella è in quota Fratelli d’Italia.
Il piatto della bilancia tornerebbe in pari, sebbene la decisione a Roma non sia stata del tutto digerita e a livello locale non mancano i borbottii di chi si sentiva con la candidatura in tasca e ora si ritrova ancora cardinale. Proprio nella capitale si sarebbero visti nelle ultime ore il plenipotenziario di Giorgia Meloni, Giovanni Donzelli, Maurizio Gasparri conoscitore delle vicende molisane ed ex esponente di Aenne e alcuni esponenti locali per suggellare la chiusura sul sindaco di Termoli.
Roberto Gravina, invece, ha già acceso i motori della sua macchina elettorale e ha fatto la sua prima apparizione da candidato presidente.
Ma anche nel centrosinistra l’arrivo al nome del sindaco di Campobasso è stato un percorso a ostacoli. Il nome del giornalista Domenico Iannacone, fino all’ultimo considerato il candidato in pectore, aveva creato aspettative soprattutto nei movimenti civici che lo avevano proposto.
L’improvvisa giravolta di Giuseppe Conte, che sembrava il più deciso a sostenere Iannacone, ha spiazzato tutto il fronte. Per non dire della scelta del Pd di indicare proprio Gravina, esponente di spicco del M5s, a discapito di un proprio candidato o di un esponente dei movimenti.
Il campo largo, tuttavia, sembra ricomposto e anche il Movimento cinque stelle tenterà in Molise non solo di recuperare l’emorragia di voti patita nelle ultime elezioni, ma anche di aprire alla possibilità ad altri sindaci di derogare alla rigide regole pentastellate.
Infine, il cosiddetto Terzo Polo che resta per ora sullo sfondo della sfida tra i due sindaci. Gravina ha già annunciato che non farà accordi. A Italia Viva e ad Azione resta la possibilità di andare a destra o di correre da soli. E il campo dei disfattisti, di chi bega e trama per non far vincere quello: ‘piuttosto corro da solo’ racchiude una discreta schiera di personaggi. E la partita si preannuncia ancora più incerta.

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