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martedì, Aprile 16, 2024

Nuovi tentativi di furto in abitazione a Salcito, il sindaco Giovanni Galli scrive al Prefetto di Campobasso

AttualitàNuovi tentativi di furto in abitazione a Salcito, il sindaco Giovanni Galli scrive al Prefetto di Campobasso

Nuovi tentativi di furto in abitazione a Salcito, il sindaco Giovanni Galli scrive al Prefetto di Campobasso. “Mi chiamo Giovanni Galli e purtroppo nonostante i suoi numerosi impegni le dovrò richiedere cinque minuti della sua attenzione necessari per raccontarle una piccola parte della mia storia –  scrive il primo cittadino Giovanni Galli – Sono ormai naturalizzato “cittadino molisano” dopo essermi trasferito nella casa dei nonni circa dieci anni fa. Il resto della mia vita precedente l’ho trascorso a Roma in un quartiere relativamente recente di nome Casal De Pazzi nella Roma Est in prossimità del fiume Aniene. Un bel quartiere nato all’incirca negli anni 80 che si sviluppa intorno ai quartieri più vecchi e popolari di Roma come San Basilio, San Cleto e Rebibbia per citarne alcuni e sin da piccolo ho dovuto barcamenarmi tra le realtà più scomode di una Roma “criminale” ed il buon senso di un ragazzo che certe cose le vuole vedere solo da lontano aiutato dalla sua famiglia che lo ha sempre protetto da situazioni di pericolo o di avvicinamento a quella Roma che purtroppo esiste ed è difficile da cancellare. Ho passato circa 30 anni nella bellissima Roma e di certo non vivevamo nella paura, ma sicuramente eravamo abituati sempre a chiudere l’auto e la porta di casa e ogni tanto anche a “guardarsi le spalle” dalla piccola e media criminalità. Per questo arrivo al punto: sin dai primi giorni dal mio trasferimento a Salcito, così come il Molise in generale, mi è sembrato un angolo di paradiso dove se dimenticavo la porta dell’auto o di casa aperta il mio vicino di casa la chiudeva e quando ti incontrava con la benevolenza del nonno molisano ti rimproverava bonariamente dandoti (giustamente) del rimbambito ma con lo sguardo di chi ti protegge. Sempre. Questo era Salcito al mio arrivo circa dieci anni fa, purtroppo mi preme di constatare che le cose sono inesorabilmente cambiate. Da qualche mese viviamo nel terrore dei numerosi furti che stanno avvenendo nelle nostre zone dove Paesi interi e limitrofi sono sotto attacco di una “banda” che sta operando addirittura con le stesse persone in casa. Il nostro paese come altri si sono trasformati da perle di sicurezza in luoghi dove avere paura a lasciare le proprie abitazioni, i propri cari anziani da soli e dove si è costretti ad uscire di notte in auto cercando di tenere il territorio sotto controllo anche se sappiamo di poter fare poco o nulla per fronteggiare i malviventi. Insomma, da tre anni svolgo anche l’importante e onorevole ruolo di primo cittadino e se siamo riusciti con la nostra amministrazione a risolvere problemi di ogni genere ora mi sento (e ci sentiamo) completamente impotenti ed è questo che mi fa più male: vedere le forze dell’ordine che tanto fanno per proteggerci in affanno perché esigui in ogni caserma, in ogni paese, dove spesso non c’è neanche un presidio. Mi fa male vedere che nonostante gli sforzi che sicuramente state facendo stiamo mostrando il fianco ad un gruppo di persone che sanno spesso dove andare a rubare ma spesso quando non trovano il bottino lasciano le case “violate” perché messe a soqquadro per cercare non si sa cosa. E noi cittadini ci sentiamo ormai così, violati nel nostro intimo, nelle cose dei nostri cari, la rabbia è tanta e sta crescendo sempre di più che la mia paura come sindaco è che senza il dovuto controllo massivo sul territorio prima o poi qualcuno faccia qualche imprudenza trasformando un furto in qualcosa di peggio. La nostra missione come politici è di guardare avanti non al domani ma ai prossimi dieci anni e credo che siamo sulla stessa linea di pensiero quando dico che vorrei tornare semplicemente a vivere il posto che ho scelto tanto tempo fa: la casa dei miei nonni con il vicino che mi rimprovera e non un luogo dove la gente ha paura anche ormai a parlare di cose semplici come fare una confidenza che venga poi riferita al basista di zona e quindi alla maledetta “banda” di malviventi. Spero in un massivo e copioso intervento da parte vostra in prima linea anche se capisco e comprendo tutte le difficoltà che dovrà affrontare ogni giorno per contrastare la criminalità in Molise. Non dobbiamo darla vinta a queste bestie – chiude Giovanni Galli – che stanno cercando di confondere le nostre vite con qualcosa che vita non è.  Cordiali saluti un uomo, un cittadino, un sindaco”.

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