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giovedì, Marzo 28, 2024

Strisce blu a Isernia, in totale saranno 867 le soste a pagamento

AttualitàStrisce blu a Isernia, in totale saranno 867 le soste a pagamento

Alla fine ha prevalso l’ipotesi del5%. Il Comune di Isernia ha concluso il processo di transazione con la società esterna che dovrà occuparsi di gestire i parcheggi a pagamento. Saranno 867 le soste blu. Quaranta in più delle 827 stabilite in principio dal Consiglio comunale. Una mediazione necessaria all’indomani della differenza emersa tra quanto deciso dal Consiglio e il bando di gara sbagliato, che prevedeva circa 150 parcheggi a pagamento in più. Ora si attende l’ordinanza del sindaco per riattivare il servizio, sospeso ormai da marzo. Ma dopo la firma dell’ordinanza ci sarà ancora un periodo neutro perchè dovranno – a spese della ditta – essere ridisegnati tutti gli stalli e cancellati quelli in più. Sei le persone che saranno assunte per rilevare le infrazioni. Intanto nella deliberazione di giunta è stata resa nota la nuova mappa. Ecco, dunque, dove saranno collocati  gli 867 stalli:

32 in Largo Cappuccini;

50 in Via Occidentale-Piazza Andread’Isernia-Corso Marcelli;

108 in Piazza Tedeschi-Corso Garibaldi,Via Enricod’Isernia;

18 in Via EnricoDe Nicola;

31 in Via De Gasperi;

22 in Via Farinacci,

71 in via Berta;

78 in Piazza della Repubblica – Corso Garibaldi;

96 in Via Umbria;

57 in Via Molise – Via Lazio;

107 su Corso Risorgimento;

63 in Via XXIV Maggio – Via Gorizia – Via F. Petrarca;

9 in Via Giovanni XXIII;

15 su Via E. Ponzio;

75 nel Parcheggio coperto dell’Auditorium e 35 in quello, sempre coperto di Via Berta.

Inoltre la società si è impegnata ad istituire un ticket di cortesia di10 minuti che consente, per una sola volta al giorno, di fruire della sosta negli stalli a pagamento senza costi a carico dell’utente. Della questione strisce blu si tornerà a parlare nel prossimo consiglio, previsto per giovedì pomeriggio. Intanto il Comitato Cittadino «No Strisce blu» ha già preannunciato attarverso il suo legale, Oreste Scurti, il ricorso alla Corte dei Conti, alla Procura e all’autorità nazionale anticorruzione di Raffaele Cantone, perchè l’appalto avrebbe dovuto essere rifatto da capo, dopo l’emersione delle irregolarità. Per il Comitato, non si può aggiustare in corsa un avviso pubblico da milioni di euro.

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