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lunedì, Maggio 6, 2024

Importante operazione antidroga, sgominata organizzazione ramificata in Molise

CronacaImportante operazione antidroga, sgominata organizzazione ramificata in Molise

Un’operazione antidroga importante, che ha permesso di scoprire e fermare un’organizzazione di spaccio che si era radicata in Molise, si stava impossessando di uan fetta di territorio consistente, dal Basso Molise a Campobasso. I Carabinieri del comando provinciale del capoluogo hanno eseguito 22 misure cautelari, 13 in carcere, 3 ai domiciliari, 4 divieti di dimora e 2 obblighi di presentazione all’autorità giudiziaria. A queste sono da aggiungersi 17 arresti in flagranza durante le indagini. Associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga, l’accusa. Un consistente numero di carabinieri impegnato in perquisizioni tra Campobasso, Termoli, Campomarino, San Severo e Avellino, impiegati anche i cani, 2 della Finanza. A coordinare le indagini l’Antimafia, con il procuratore capo di Campobasso Nicola D’angelo e il sostituto Elena Sabusco. Il Gip Teresina Pepe ha firmato le ordinanze. Il sodalizio criminale era composto da pregiudicati sanseveresi e molisani, che con la collaborazione di elementi della criminalita’ foggiana per il rifornimento della sostanza stupefacente, dedito allo spaccio di droga non solo nella fascia costiera molisana, ma anche sull’intero territorio della provincia di Campobasso. La sede dello spaccio dell’organizzazione era in una residenza estiva di Campomarino Lido, dove i clienti si rifornivano di droga da sanseveresi che si alternavano nell’attivita’ di spaccio avvalendosi anche di minorenni appartenenti alle loro famiglie. L’organizzazione aveva preso sempre piu’ piede nel Molise grazie a nuove basi di spaccio che si sono insediate sulla fascia costiera molisana sotto l’egida della criminalita’ di San Severo. Successivamente i punti di vendita della droga si sono insediati anche a Termoli e nelle zone interne del Molise, a Larino e Campobasso. Nel corso delle indagini sono state rilevate 1.400 cessione di droga, con 20 recuperi di sostanza stupefacente per un totale di circa 100 grammi di hashish, 330 di cocaina e 400 di eroina.

Trentanove misure cautelari adottate nel corso delle indagini. 50 i viaggi della droga monitorati. 200 militari impegnati, tra cui i ‘Cacciatori di Puglia’, reparto dell’Arma recentemente costituito, per sgominare una organizzazione malavitosa prevalentemente pugliese che stava tentando di radicarsi in Molise. Sono alcuni numeri dell’operazione antidroga ‘Lungomare’ portata a termine la scorsa notte dai carabinieri del comando provinciale. Le indagini del nucleo investigativo e Reparto operativo hanno accertato come dietro l’escalation del consumo di eroina e cocaina nella provincia di CAMPOBASSO vi fosse anche questo pericoloso sodalizio criminale composto da pregiudicati di San Severo e molisani.

Mesi di indagini che si sono collegate a un arresto a Campomarino, nel 2016, di un pugliese. Pedinamenti, osservazioni, intercettazioni di mesi. Uno spaccio florido, è stato spiegato in conferenza stampa. “Se prima gli spacciatori si rifornivano in Puglia, cosa che fanno ancora – hanno detto D’Angelo e il comandante provinciale dei Carabinieri Emanuele Gaeta – adesso si erano insediatio in molise, in appartamenti presi in affitto dove spacciavano h24. Sul citofono un nome per indicare che lì si spacciava. E la droga aveva un nome in codice, un nome di battesimo. “Con me sta Michele (cocaina), Nicola (eroina) viene domani”. E’ una delle frasi registrate nelle intercettazioni telefoniche con la quale attraverso un linguaggio cifrato si faceva un preciso riferimento al tipo di stupefacente che occorreva o si aveva a disposizione.

Un salto di qualita’ che avrebbe permesso ingenti guadagni. Grazie all’attivita’ di indagine della Dda e dei militari dell’Arma, supportata anche da fonti testimoniali, e’ stato possibile ricostruire le 1.400 cessioni di droga. Oggi in una conferenza stampa con magistrati, vertici dei Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza, e’ stato tracciato il bilancio. “L’operazione di oggi – ha commentato il Procuratore di Campobasso, Nicola D’Angelo – ha un duplice risvolto. Oggi abbiamo dato un segnale importante a quanti pensano di radicare le loro attivita’ di spaccio in Molise, ma probabilmente – ha aggiunto – cambiera’ poco. Gli assuntori, infatti, hanno gia’ trovato nuove destinazioni, ma nello stesso tempo, e questo e’ una aspetto decisamente positivo, registriamo anche la caduta del muro di omerta’ con persone che hanno deciso di collaborare con noi”. “L’organizzazione malavitosa pugliese – ha osservato il comandante provinciale dei Carabinieri, Ten. Col. Emanuele Gaeta – aveva deciso di allestire le sue basi in Molise in modo da rifornire il territorio in maniera stabile e continuativa. Avevano iniziato da Campomarino per poi arrivare fino a Campobasso e in provincia. Siamo riusciti a disarticolare l’organizzazione che stava cercando di impossessarsi di questa zona”. Giovani e vecchi assuntori i clienti. Negli appartamenti gli spacciatori facevano i turni.

Alla conferenza presente anche il Procuratore generale presso la corte d’Appello. Sottolineata l’importanza della rete nella lotta alla droga, che tutte le forze di polizia stanno mettendo in atto. D’Angelo ha poi evidenziato la fondamentale importanza della stampa in questa rete.

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