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venerdì, Aprile 26, 2024

Il ministro Bonafede a San Giuliano di Puglia: “Stato assente nelle stragi italiane”

AperturaIl ministro Bonafede a San Giuliano di Puglia: "Stato assente nelle stragi italiane"

“In ogni strage italiana c’è stata una responsabilità dello Stato, uno Stato assente e che negli anni non ha saputo dare risposte”. Una cruda considerazione quella del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede che in occasione dell’anniversario del terremoto di San Giuliano di Puglia, qui nella sala polivalente del Comune ha incontrato i familiari delle vittime di tutte le stragi italiane, anche quelli che giustizia non l’hanno mai avuta. Viareggio, Ponte di Genova, Hotel Rigopiano, Ilva di Taranto, Thyssenkrupp, Moby Prince, L’Aquila, Amatrice. Tragedie attraversate da un unico filo rosso: quello del “sistema dei controlli e dei collaudi pubblici che non funzionano”, come ha affermato Claudio Di Ruzza, procuratore della Repubblica presso il tribunale dei minori di Campobasso che insieme ai genitori, ai figli, ai fratelli e alle sorelle che hanno perso un familiare, ha elaborato una proposta di legge incentrata su quattro punti: la prevenzione dei disastri colposi, attraverso interventi di sostegno alla cultura della prevenzione. La tutela delle famiglie con la richiesta di istituire un fondo, prelevando, ad esempio, l’un per cento sui contratti e sugli appalti pubblici da destinare al sostegno economico dei familiari delle vittime di stragi, a cui va garantito il gratuito patrocinio al di là del reddito. Ancora un’accelerazione per i processi sui reati ambientali e i disastri colposi, con una norma che preveda per essi una corsia preferenziale. “C’è l’assenza dello Stato anche dopo la tragedia, dopo i funerali di stato i parenti si trovano a chiedere giustizia da soli nei tribunali. Questa idea di giustizia deve appartenere al passato, quello che io ho voluto dire ai parenti delle vittime, che continuano ad avere un forte impegno civico, è di continuare ad avere fiducia nella giustizia” ha dichiarato Bonafede.

All’interno della proposta di legge c’è anche l’argomento prescrizione, una beffa per i familiari, una sconfitta per lo Stato. “Se queste persone sono riuscite a sopportare il dolore della perdita, quello che proprio non riescono a superare è la prescrizione” ha aggiunto Di Nuzza, ricordando il processo eternit, dove con la prescrizione intervenuta nessuno è stato condannato. “Una giustizia che arriva dopo tanti anni è a sua volta un’ingiustizia” ha dichiarato il ministro del Movimento 5 Stelle Bonafede, che dopo aver ricevuto la proposta di legge dalle mani del presidente del comitato vittime di San Giuliano di Puglia Antonio Morelli, ha preso l’impegno a portare la proposta negli uffici legislativi, facendo sapere di aver già previsto un emendamento che blocca la prescrizione dopo il primo grado di giudizio. Da brividi le testimonianze dei familiari delle vittime, come quella di un uomo che ha perso tutta la sua famiglia, la moglie e i figli nel rogo di Viareggio. O quella di un ragazzo di 31 anni che ha perso i genitori nella valanga di neve che si è abbattuta sull’Hotel Rigopiano. Ha dovuto chiudere l’attività che aveva perché da solo, senza l’aiuto economico dei genitori non ce la faceva, e ora, la beffa, rischia di perdere anche la casa perché non riesce più a pagare il mutuo. Uomini, donne, ragazzi che non hanno più fiducia nello Stato, ma che si aggrappano con tutte le forze rimaste all’unico obiettivo, che ora è quello di avere giustizia.

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