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venerdì, Maggio 3, 2024

Mutuo 2019: cosa valutare prima di richiederlo

AttualitàMutuo 2019: cosa valutare prima di richiederlo

La crisi economica sembra aver rallentato la sua corsa, come dimostrano il leggero aumento del PIL e il ritorno delle famiglie italiane agli investimenti. In sintesi, gli italiani tornano ad avere la possibilità di fare acquisti consistenti, investendo nel mercato immobiliare e comprando casa. Una situazione simile, però, implica l’approfondimento di un tema piuttosto delicato: il mutuo. In tanti, in fase decisionale, si domandano quale opzione convenga di più e cosa valutare prima di richiederlo. Ecco perché oggi vedremo cosa bisogna prendere in considerazione per evitare problemi futuri dovuti a scelte poco ponderate.

Come funziona il mutuo e chi può richiederlo

Il mutuo è un contratto sottoscritto tra un soggetto, il mutuatario (colui che lo richiede), e un intermediario (il mutuante, solitamente una banca). In pratica, il primo riceve una somma di denaro per coprire le spese d’acquisto di un immobile, ad esempio, ma anche di altri beni, impegnandosi a restituirla a rate. Chiaramente, essendo un accordo oneroso, il mutuatario deve corrispondere al mutuante gli interessi, oltre alla somma, che varieranno in base al tipo di tasso scelto.

Per richiedere un mutuo è necessario valutare le proprie possibilità in base al reddito, calcolando la propria disponibilità finanziaria mensile ed escludendo ovviamente le altre spese ordinarie. La rata dovrebbe infatti essere sempre inferiore a un terzo del proprio reddito, onde evitare problemi di qualsiasi tipo.

Attenzione ai tassi di interesse

In fase di richiesta bisogna per prima cosa valutare il tasso di interesse, che può essere fisso, variabile, misto o doppio. Nel primo caso gli interessi non cambieranno nel tempo, cosa che accade invece nel secondo caso, per via delle oscillazioni del mercato; il doppio tasso vede una parte in fisso e una in variabile, mentre il misto può passare dall’uno all’altro.

Nella situazione economica attuale e in vista degli aumenti dei tassi variabili previsti per il 2019, oggi risulta sicuramente più conveniente quello fisso, soprattutto per quanto riguarda i lavoratori dipendenti. In questo caso il mutuo a tasso fisso è infatti da preferire in quanto assicura la stessa rata da pagare per tutta la durata complessiva del mutuo, senza variazioni di alcun tipo. A questo proposito può essere utile sapere che su Facile.it è possibile trovare le migliori offerte per mutui a tasso fisso delle migliori banche, per un ulteriore vantaggio economico in fase di scelta.

Cos’altro bisogna considerare prima della richiesta

Esistono altri elementi da valutare nella fase precedente alla richiesta di un mutuo: in primo luogo lo spread, che di solito oscilla tra l’1% e il 3%; un altro importante elemento da analizzare è il TAEG, ossia il costo totale del mutuo su base annuale. Anche le voci di spesa (come le spese di istruttoria, le spese notarili e l’iscrizione ai registri immobiliari) vanno sempre prese in considerazione in quanto possono alzare sensibilmente il costo complessivo del mutuo.

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