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sabato, Maggio 4, 2024

Sisma: in tanti dormono fuori, prime tende anche a Larino. Si moltiplicano i controlli, verifiche nelle scuole

AttualitàSisma: in tanti dormono fuori, prime tende anche a Larino. Si moltiplicano i controlli, verifiche nelle scuole

In tanti continuano a passare la notte in tenda o in auto per paura di nuove scosse mentre nei comuni del Basso Molise colpiti dal terremoto continuano i sopralluoghi dei tecnici. Centinaia di richieste arrivate dalle famiglie per verificare case e altri locali e stabilire l’entità di danni ed eventuali rischi.

Critica la situazione al serbatoio dell’acqua di Montecilfone: dai controlli sono emerse diverse lesioni e si punta ad abbattere l’impianto di Molise Acque già svuotato in via precauzionale. Il sindaco, Franco Pallotta, ha esteso la zona di sicurezza: le famiglie sfollate in paese sono più di trenta.

I controlli sul territorio interessano anche gli edifici pubblici e, in particolare, le scuole in vista della ripresa delle attività in programma il 13 settembre. Da Montenero di Bisaccia il Comitato bambini scuole elementari ha chiesto al Comune di fare chiarezza sulle condizioni strutturali dell’edificio di piazza della Libertà. Anche negli altri centri continuano le verifiche più approfondite.

Intanto, al campo sportivo di Larino la Misericordia e la protezione civile hanno montato le prime tende destinate alle persone che dovranno lasciare le case. I volontari sono all’opera per allestire le attrezzature disponibili per le varie esigenze della popolazione.

A Guglionesi nuovo incontro sul palazzo di via Martiri d’Ungheria alto circa 25 metri e già sgomberato più di un anno fa. I circa 40 residenti che devono lasciare le case della zona considerata pericolosa proprio a ridosso dell’edificio aspettano risposte dopo il sopralluogo con il governatore Toma, l’assessore Cavaliere e il Prefetto di Campobasso. Servirà il parere di un esperto anche per capire come procedere per il possibile abbattimento.

Alcuni amministratori e i parroci hanno incontrato a Larino anche il vescovo, Gianfranco De Luca, per fare il punto sugli edifici di culto. Sono più di dieci le chiese interessate dalla chiusura temporanea oltre ad altri locali parrocchiali. Al termine della riunione è stato chiesto un incontro condiviso con il governatore Toma con un invito a evitare dispersione di energie e risorse per concentrare le attività sulle reali esigenze delle popolazioni.

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