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giovedì, Maggio 2, 2024

Terremoto: la Regione pronta a chiedere lo stato di emergenza al Governo. A Guglionesi paura per un palazzo pericolante, a Palata in allestimento una tendopoli per 5 comuni

Acquaviva CollecroceTerremoto: la Regione pronta a chiedere lo stato di emergenza al Governo. A Guglionesi paura per un palazzo pericolante, a Palata in allestimento una tendopoli per 5 comuni

Il presidente della Regione Donato Toma pronto a chiedere lo stato di emergenza al Governo nazionale. La regione ha chiesto ai Comuni un’accelerazione nel censimento dei danni e già domani la richiesta potrebbe arrivare a Roma. Un’emergenza che se venisse concessa farebbe arrivare in Molise subito fondi da poter utilizzare per gli sfollati e per eventuali abbattimenti, compreso quello del palazzo di pericolante di cinque piani che si trova a Guglionesi in via Martiri d’Ungheria, già sgomberato un anno fa e ora a rischio crollo. Il sindaco Mario Bellotti ha firmato per questioni di sicurezza un’ordinanza di sgombero delle case adiacenti e delle villette che si trovano proprio sotto il palazzo. Una decisione che riguarda 11 nuclei familiari per un totale di 40 persone che però hanno deciso di non abbandonare le proprie case perché si sentono invece sicure. Hanno incontrato anche il governatore Toma, che ha ridato appuntamento alle famiglie per una nuova riunione martedì. Sempre a Guglionesi il sindaco ha fatto allestire un altro campo nella palestra della scuola media, per ospitare il gran numero di persone che hanno fatto richiesta.

E una nuova tendopoli verrà allestita a Palata, in contrada Monte nel campo sportivo. Il sindaco Michele Berchicci ha detto ‘sì’ alla richiesta arrivata dalla protezione civile di allestire un campo che possa accogliere almeno 300 sfollati di più comuni, in questo caso Montecilfone, Palata stessa, Tavenna, Acquaviva Collecroce e Castelmauro. A Palata ci sono state più di 200 richieste di sopralluoghi da parte dei cittadini ed è stato chiuso l’ufficio postale e la chiesa di San Rocco che ha problemi strutturali.

Ad Acquaviva Collecroce sono crollate alcune case di campagna e per il momento è stata chiusa la chiesa di Santa Maria Ester che ha avuto danni. Chiusi anche alcuni edifici vicini come la casa parrocchiale. Quasi 200 richieste di sopralluoghi, molte delle quali sono già state evase, come spiegato dal sindaco Francesco Trolio, grazie al lavoro dei tecnici e dei tanti volontari che sono impegnati nella gestione del Coc.

A Montecilfone, epicentro del sisma, il sindaco Franco Pallotta dopo la chiusura della chiesa, di un mini market, delle poste e del Comune, ha ordinato lo sgombero di alcune case che si trovano proprio intorno al serbatoio dell’acqua, che svetta nel centro storico e rimasto lesionato dal terremoto. In totale le ordinanze di chiusura sono per il momento 16.

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