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venerdì, Aprile 26, 2024

Carresi, arriva la svolta. Superata la circolare Gabrielli, il Ministero detta nuove regole

AttualitàCarresi, arriva la svolta. Superata la circolare Gabrielli, il Ministero detta nuove regole

Carresi, arriva la svolta tanto attesa. Un provvedimento del Ministero dell’interno che rivede le norme della circolare Gabrielli, quella emanata nel 2017 all’indomani dei fatti di Torino, in occasione della finale di Champions League, che determinarono in Piazza San Carlo decine di feriti e, purtroppo, la morte di una persona. A seguito di quel tragico evento vennero adottare regole draconiane che sono andate ben oltre la loro effettiva pertinenza e che hanno messo a rischio manifestazioni millenarie, proprio come sono le Carresi. Regole e prescrizioni che si sono trasformate in spese ingenti e impossibili da affrontare per associazioni e comuni. Il risultato, il fermo delle manifestazioni e il presidio di polizia che lo scorso 30 aprile, in occasione della Carrese di San Martino in Pensilis, ha bloccato la manifestazione. Una immagine, quella, che ha ferito il sentimento e la devozione popolare.

Un’immagine, fortunatamente, destinata a restare un semplice fotogramma nella memoria, seppur doloroso. Con le nuove norme emanate dal Ministero dell’Interno lo scorso 18 luglio, l’approccio che viene definito dallo Stato in questa materia è quello della flessibilità. Questo per evitare che tradizioni, come le Carresi e mille altre diffuse in tutta Italia, possano scomparire. Flessibilità significa un approccio concreto e non astratto, caso per caso, che tenga conto delle caratteristiche della manifestazione e che – questa la novità più importante – tuteli manifestazioni e tradizioni di valenza storico-culturale.

Il provvedimento del Ministero si inserisce in un percorso di salvaguardia delle Carresi avviato all’indomani del 30 aprile e dei successivi blocchi verificatisi per la Carrese di Ururi e quella di Portocannone. Un percorso patrocinato e promosso anche dalla Curia con l’impegno in prima persona del Vescovo di Termoli-Larino, Monsignor Gianfranco De Luca. La ferita del 2018 va quindi cicatrizzandosi e tra le popolazioni del basso Molise circola un sentimento di fiducia che lascia ben sperare per le edizioni in programma per il 2019.

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