Un’opera di rilevanza nazionale di cui si parla da tempo e che ora arriva alla fase esecutiva. Il Ministero dello sviluppo economico ha approvato il progetto definitivo del metanodotto Larino-Chieti compresi gli impianti e le infrastrutture accessorie indispensabili al suo esercizio. L’opera è stata presentata dalla società Gasdotti Italia e nel decreto si dichiara la pubblica utilità autorizzando, in sostanza, la sua costruzione.
Il gasdotto, parte della rete nazionale, si estende su circa 111 chilometri e insiste sul territorio delle due regioni, circa 20 chilometri in Molise con sette comuni e più di 80 in Abruzzo con 25 centri coivolti.
Il decreto ha previsto anche alcune prescrizioni da rispettare per poter procedere con gli interventi e riguardano vari aspetti, dalle esclusione di aree archeologiche ad altri vincoli inseriti nel decreto per non interferire con altri impianti.
“L’opera – si evidenzia nel decreto – contribuisce al raggiungimento degli obiettivi della Strategia Energetica Nazionale e inoltre consente di realizzare la chiusura di un anello di gasdotti nel Centro- Italia, aumentando la sicurezza e la gestione operativa dell’intera rete S.G.I. e completa il sistema integrato del trasporto gas nel Centro-Sud Italia, in sinergia con i gasdotti Snam Rete Gas, aumentando le condizioni di flessibilità del sistema”.
Lo step definitivo mobilita il coordinamento ‘No hub del gas’ e gli ambientalisti che, a vario titolo, valutano ed eventuali ricorsi possibili iniziative contestando l’opera approvata dal Ministero.
