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lunedì, Aprile 29, 2024

Isernia. Fiera delle cipolle, giovani in campo per mantenere viva la tradizione

AttualitàIsernia. Fiera delle cipolle, giovani in campo per mantenere viva la tradizione

fiera cipolle iserniaQuelle foto d’epoca in cui si vedono montagne di cipolle e un numero incredibile di acquirenti sono solo un ricordo sbiadito. L’interesse per l’ortaggio che in passato caratterizzava Isernia è andato via via scemando negli anni. Ma la tradizione resta. Un giro tra le bancarelle è obbligatorio durante la fiera dei santi pietro e paolo. Non solo per gli isernini, ma anche per tanti curiosi che arrivano dai paesi vicini. E poco importa se poi si torna a casa a mani vuote: nella peggiore delle ipotesi ci si potrà consolare con il solito panino acquistato dai venditori ambulanti. Per molti un vero e proprio rito, una tradizione nella tradizione. Ma gira e rigira una sosta dagli ortolani ci scappa sempre. Qualche cipolla è sempre bene averla in casa. Tra l’altro negli ultimi anni si registra un timida inversione di tendenza. L’interesse da parte della gente, sempre più a caccia di prodotti di qualità, è cresciuto. E forse non è un caso che tra le varie bancarelle si trovi anche qualche giovane a vendere cipolle. Anche la cooperativa Lavoro anch’io da qualche tempo è scesa in campo – nel vero senso della parola – per produrre e vendere le cipolle isernine. Grazie anche a un progetto dell’Università del Molise che ha permesso di recuperare il seme originario. Nel frattempo un pur piccolo aiuto agli ortolani isernini lo sta dando il bollino blu che contraddistingue i prodotti agroalimentari tradizionali. Nel frattempo al Comune si lavora per il marchio DeCo. La cipolla rientra a pieno titolo in questo progetto.

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