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giovedì, Maggio 2, 2024

La comunità Rom di Isernia: siamo italiani, il ministro Salvini non ci rappresenta

AttualitàLa comunità Rom di Isernia: siamo italiani, il ministro Salvini non ci rappresenta

“Il Censimento dei Rom? Se lo propone la sinistra va bene, se lo propongo io è razzismo. Ma non mollo e vado dritto! Prima gli italiani e la loro sicurezza”. Le dichiarazioni del ministro dell’Interno Salvini non lasciano spazio ad alcun dubbio. Sebbene questa non sia una priorità del Governo, vuole andare avanti per la sua strada, nonostante i richiami dell’Unione europea e nonostante lo stesso premier Conte gli abbia ricordato che le schedature sono incostituzionali. Certo è che le affermazioni del ministro hanno profondamente colpito e amareggiato anche la nutrita comunità rom isernina. “Noi non ci sentiamo rappresentati da un ministro – ha detto Concetta Sarachella, presidente dell’associazione Rom in Progress – che fomenta l’odio razziale. In Italia ci sono 180mila rom e sinti: 160mila vivono nelle case, altri 20mila vivono nei campi. Questa è propaganda, per fomentare l’odio nei confronti delle fasce più deboli. Da italiana non mi sento rappresentata. Non è bello sentir dire: ‘i rom italiani purtroppo ce li dobbiamo tenere’. Certe affermazioni fanno male, perché io prima di tutto mi sento italiana”. “Di questo passo si tornerà ai tempi delle leggi razziali e dell’Olocausto – è il parere di Giuseppe Sarachello, anche lui esponente dell’associazione che si batte per la tutela e la valorizzazione della comunità rom -. Sono cosa nemmeno da pensare. Ci sono persone che sono morte per questo. Dopo il censimento cosa ci sarà? Le schedature? I ghetti? Già mi sento etichettato per quello che non sono: cosa devo pensare io e gli amici che mi sono intorno?”.

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