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lunedì, Aprile 29, 2024

Toma presidente “globetrotter”: “Reperire capitali in Italia, Europa e nel mondo da destinare al Molise”

AperturaToma presidente "globetrotter": "Reperire capitali in Italia, Europa e nel mondo da destinare al Molise"

di PASQUALE DI BELLO

Quella annunciata dal governatore Toma in occasione della presentazione al Consiglio Regionale delle proprie linee programmatiche, è una vera e propria rivoluzione. A partire dal suo stesso ruolo, che sarà quello di un presidente globetrotter in giro per il mondo – come egli stesso scrive – alla ricerca di fondi e finanziamenti per la crescita e lo sviluppo del Molise e la creazione di nuovi posti di lavoro. “Bisogna che ci si metta immediatamente in moto per l’Italia, per l’Europa e per il mondo – scrive nella sua relazione di 53 cartelle – con azioni mirate a reperire capitali e commesse da destinare al nostro territorio”.

E’ questo l’incipit, col pedale schiacciato acceleratore, di un intervento articolato che ha toccato nove punti salienti per il futuro del Molise: 1) Sviluppo economico 2) Turismo, Cultura e Sport 3) Agricoltura 4) Infrastrutture e Viabilità 5) Ambiente e Acqua 6) Sanità 7) Sicurezza e Protezione Civile 8) Costi della Politica 9) Struttura regionale e Società partecipate.

Dentro questa griglia Donato Toma disegna un percorso che punta alla crescita regionale attraverso interventi strutturali che mirano alla valorizzazione delle specificità regionali attraverso l’utilizzo pieno di tutte le risorse a disposizione. A partire da quei 22 milioni di euro che il Molise rischia di perdere se non verranno adeguatamente riprogrammati e spesi entro il 31 dicembre 2018. Per ogni capitolo toccato, Toma propone delle soluzioni, come ad esempio in tema di Turismo e Cultura, settori completamente sviliti durante la passata gestione e sui quali invece il neo governatore ripone grosse speranze. I tesori regionali, il paesaggio, i borghi, le eccellenze enograstronomiche rappresentano l’essenza di quel Made in Molise che può diventare in breve tempo un marchio di riconoscimento internazionale. A tal fine è necessario potenziare tutta la filiera di questo comparto e sostenerla con interventi collaterali, come lo sviluppo delle infrastrutture e della viabilità, come la tutela e valorizzazione delle risorse idriche e l’intervento massiccio a favore della agricoltura biologica.

Ma i botti più grossi rispetto alla passata gestione, Toma li spara in un settore, quello della Sanità che ha contrassegnato, in negativo, tutta l’era Frattura. Potenziare le strutture del Pronto Soccorso, riaprire gli ospedali chiusi, creare un DEA di II livello a prescindere dal numero di abitanti del Molise (e quindi rivedere il decreto Balduzzi), creare infine un Policlinico universitario. Queste le principali misure messe in cantiere.

Anche sui costi della politica, quella di Toma si preannuncia una rivoluzione. La sua idea è quella di legare la retribuzione di consiglieri e assessori alla produttività. Una buona idea che se, ad esempio, fosse stata adottata nella scorsa legislatura avrebbe ridotto alla fame molti ex inquilini del palazzo, quelli che, di certo, non hanno brillato per le gocce di sudore sulla fronte.

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