di ANNA MARIA DI MATTEO
E’ ancora tutta da chiarire la matrice dell’episodio inquietante che si è verificato nella notte a Campobasso. Un colpo di pistola, uno solo, è stato esploso contro la porta d’ingresso di un bar. Si tratta del bar Europa che si trova nella zona industriale, lungo una strada sempre particolarmente trafficata. A fare la scoperta uno dei proprietari dell’esercizio commerciale, che, intorno alle sei, come tutti i giorni, era andato ad aprire l’attività. Subito ha notato un foro sul vetro antisfondamento della vetrina ed ha immediatamente chiamato la polizia. Sul posto sono arrivati gli agenti della Volante e gli uomini della scientifica che come prima cosa hanno transennato l’ingresso ed avviato i rilievi alla ricerca di tracce che potessero far risalire all’autore o agli autori del gesto. I proprietari del bar vivono al piano superiore e hanno raccontato di non essersi accorti di nulla. Non hanno idea di chi possa essere stato a compiere un gesto simile.
Ieri l’attività era rimasta chiusa, come ogni martedì, per il turno di riposo. Tutto sembrava tranquillo, come sempre, ma oggi, all’alba l’inquietante scoperta.
Gli investigatori al momento non si sbilanciano ma è chiaro che stanno indagando su tutte le direzioni: dal gesto di un folle all’atto intimidatorio, al gesto dimostrativo. Nessuna pista al momento viene esclusa.
Il bar è stato comunque aperto regolarmente al pubblico, forse anche per dare un segnale di normalità ad una giornata iniziata in maniera non proprio normale per i proprietari del locale. Lungo la strada, in corrispondenza del bar, si è formata una lunga coda di auto, curiosi che alla vista dei poliziotti rallentavano per tentare di capire cosa fosse accaduto. All’interno del bar il clima di sempre: i clienti in attesa della colazione e i dipendenti indaffarati, come sempre dietro il bancone.
La notizia ha immediatamente fatto il giro della città, creando sconcerto ma anche preoccupazione tra la gente, ben consapevole del fatto che anche in una città come Campobasso, fino a qualche anno fa considerata quasi un’isola felice, oggi non si può più vivere tranquilli.
