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lunedì, Maggio 6, 2024

Toma: “Turismo e cultura, una priorità per la Regione. Delega piena e congiunta a un assessore”

AttualitàToma: "Turismo e cultura, una priorità per la Regione. Delega piena e congiunta a un assessore"

di PASQUALE DI BELLO

Per le materie del turismo e della cultura intendo assegnare una delega congiunta ad un assessore effettivo. Turismo e cultura rappresentano una risorsa strategica per lo sviluppo della nostra Regione”. E’ quanto ha dichiarato il neo presidente, Donato Toma, nel corso di una intervista rilasciata a Telemolise durante la trasmissione Millibar. Tornano quindi in auge due temi che, invece, erano stati snobbati e messi ai margini della vita politica e amministrativa nel corso della precedente legislatura regionale. Frattura, in cinque anni, non ha mai conferito una delega specifica ai suoi assessori per le materie in questione. Ha utilizzato l’evanescente figura del consigliere delegato, resa ancora più evanescente dalla inconsistenza dei due protagonisti chiamati ad interpretarla; rispettivamente il consigliere Domenico Di Nunzio per il Turismo e il consigliere Domenico Ioffredi per la Cultura. La sonora bocciatura che entrambi hanno ricevuto alle recentissime elezioni regionali è testimonianza di quanto la loro presenza sia stata utile e abbia fatto bene al Molise. In una ipotetica scala da uno a dieci, il voto da assegnare ad entrambi è uno zero spaccato.

Ma adesso è tempo di voltare pagina ed il proponimento di Donato Toma non può che rappresentare un buon viatico per una inversione di tendenza, un abbrivio fondamentale affinché il Molise cambi marcia. Il meraviglioso e involontario spot fatto alle bellezze enogastronomiche e paesaggistiche del Molise dalla trasmissione Propaganda Live su La7, la dice lunga sulle potenzialità micidiali di due settori, turismo e cultura, per la crescita economica della regione. Un patrimonio immenso di bellezza e di bontà che andrà definitivamente tratto fuori dal limbo e dall’anonimato nei quali è stato colpevolmente trattenuto per anni. Il Molise dei talenti, quello del gusto e delle bellezze, quello della storia, delle tradizioni, del folklore, dell’arte nell’accezione più ampia del termine, è un Molise che esiste e che va valorizzato e reso produttivo anche sul piano delle ricadute in termini economici e occupazionali. Chi ha vinto le elezioni del 22 aprile ha una possibilità eccezionale, una carta formidabile da giocare per attrarre su questa piccola regione che potrebbe essere l’Islanda e che per troppo tempo è stata un lazzaretto popolato da gente boriosa e incompetente; una carta che sta nel dare importanza e valore a quello che già esiste e che attende da anni di essere riportato a vita nuova. Le condizioni ci sono tutte, i talenti pure. Finora sono mancati all’appello la politica e le istituzioni che ora, ce lo auguriamo.

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