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sabato, Aprile 20, 2024

Palomba: rapporto spopolamento azzardato, Poggio Sannita non rischia l’estinzione

AttualitàPalomba: rapporto spopolamento azzardato, Poggio Sannita non rischia l'estinzione
Tonino Palomba

Sulla questione spopolamento, sollevata negli utlimi giorni da un rapporto di “Rionero 2020”, interviene l’ex sindaco di Poggio Sannita, Tonino Palomba. A suo avviso il paese che ha amministarto non può essere inserito nei paesi a rischio estinzione. In una nota, che pubblichiamo, spiega perché:
“Il progressivo spopolamento delle zone interne e dell’Alto Molise in particolare – scrive Palomba -, è certamente il male endemico che sta divorando il nostro territorio. Piccoli centri sempre più abbandonati a se stessi, sopravvivono solo grazie a coraggiose iniziative di cittadini, che hanno scommesso nel loro futuro qui e di pochi amministratori che, arrabattandosi alla meno peggio, si sforzano di mantenere in vita un malato quasi terminale. La questione di tanto in tanto si ripropone, a vario titolo se ne sono occupati Istat, Caritas Diocesana, Centro Studi Alto Molise, istituzioni e media vari e, da ultimo, un rapporto denominato “Rionero 2020” con ampio risalto sulla stampa e in rete. Il preoccupante fenomeno necessiterebbe di un rimedio efficace ed urgente, che in realtà è tanto semplice da individuare, quanto difficile da realizzare: creare sviluppo e occupazione. Fatta questa doverosa premessa, leggere la data della presunta scomparsa (…ahimè, ravvicinata!!!) di Poggio Sannita e di altri piccoli borghi, per chi in queste zone ci vive, ha avuto l’effetto di un pugno allo stomaco. Anche se, a mio avviso, si è trattato di una considerazione leggermente azzardata, quasi una provocazione o quanto meno una forzatura. Che tuttavia ha il merito di riaprire un dibattito, si spera costruttivo, alla vigilia delle elezioni regionali. Nello specifico a Poggio, che pure sconta un alto tasso di invecchiamento della popolazione, ancora resistono ad oggi: 639 residenti; due scuole, la Primaria e l’Infanzia; l’ufficio postale, una casa di riposo; diverse attività imprenditoriali, con vere punte di eccellenza nei vari settori; studi professionali, attività commerciali e artigianali, due oleifici, diverse aziende agricole e zootecniche. Vorrei anche sottolineare la spontanea vivacità sociale e culturale radicata alle nostre radici sannite ed al profondo legame con il paese. Per questo – conclude l’ex sindaco di Poggio Sannita – mi sentirei di assicurare, senz’altro, una forte resistenza alla morte annunciata, augurando lunga vita a Poggio Sannita …fu Caccavone!!!”.

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