Un altro morto sul lavoro, di nuovo un vigile del fuoco. La vittima, Pinuccio La Vigna, 49 anni, originario di Cercepiccola ma residente a Pieve Emanuele, nel Milanese da 20 anni, è morto in un rogo sviluppatosi alla Rykem, azienda che produce detersivi e materiali per la pulizia, a San Donato Milanese. Neanche il tempo di archiviare la morte di altri due pompieri che hanno perso la vita qualche giorno fa a Catania, per un’esplosione dovuta ad una fuga di gas, ecco che una nuova vittima va ad aggiungersi alla lista dei morti sul lavoro. L’allarme al centralino del 115 è scattato alle 21.30 del 6 aprile. La Vigna, vigile del fuoco volontario, è tra i primi ad arrivare sul posto con la sua squadra, raccontano i colleghi. Da subito le cose vanno male: appena entrati nel capannone completamente in fiamme, una parte del tetto accartocciato per il calore crolla, travolgendo il 49enne molisano. Gli altri riescono a tirarsi indietro, lui no. I suoi compagni cercano immediatamente di liberarlo e soccorrerlo, ma purtroppo inutilmente. Pinuccio è morto.Un altro vigile resta intossicato, l’ambulanza lo porta in ospedale. Un rogo violento e pericoloso, tanto che in pochi minuti attecchisce ad un secondo capannone e costringe i vigili ad effettuare il loro intervento solo all’esterno e dall’alto. Una ventina i mezzi accorsi e lunghe ore di lavoro per domare le fiamme. «Pinuccio era un uomo e un collega straordinario, sorridente, generoso e pronto ad aiutare tutti», raccontano quelli della sua squadra, con le lacrime agli occhi. Era uno entusiasta e orgoglioso di fare il vigile del fuoco, come testimonia anche la foto profilo sulla sua pagina Facebook, dove appare con una pompa tagliafiamme in mano e l’uniforme. Uniforme che ha onorato morendo da volontario, facendo un lavoro che lo appassionava e per il quale non era riuscito ad ottenere un contratto fisso, ma era comunque un vigile del fuoco esperto- raccontano oggi i colleghi che di lui ricordano anche la fede calcistica interista e l’amore per la lirica. Un uomo buono e generoso, che dava sempre una mano a tutti, Pinuccio La Vigna. A Pieve Emanuele, dove il molisano risiedeva, è stato proclamato il lutto cittadino dal sindaco- pompiere anche lui. Lutto e dolore anche a Cercepiccola dove vivono il padre e una sorella della vittima. Intanto le forze dell’ordine indagano per capire se il rogo sia stato doloso, ma al momento si propende per l’accidentalità.