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venerdì, Aprile 19, 2024

Palazzo san Giorgio ci ripensa e non paga: la Seac tagli i chilometri

CampobassoPalazzo san Giorgio ci ripensa e non paga: la Seac tagli i chilometri

CAMPOBASSO. Il servizio pubblico urbano a Campobasso mette un punto e torna di nuovo a capo. Dopo appena 3 mesi, il comune di Campobasso è tornato su suoi passi e in una lettera, a firma del dirigente Iacovelli, comunica alla Seac che dal primo aprile non contribuirà nemmeno con un euro alle spese del trasporto pubblico urbano. Non solo: chiede all’azienda- che già ha affrontato la notevole perdita di utili con fondi propri- di mantenere e garantire il servizio in essere fino alla fine dell’anno o eventualmente fino alla data di aggiudicazione di una nuova gara d’appalto, di mantenere l’attuale organico e di ridurre il chilometraggio di un 30%, pena risoluzione del contratto con effetto immediato. Una vera doccia fredda per l’azienda che, in conferenza stampa, ha voluto spiegare il futuro che ora si prospetta, non solo per la Seac ma anche per i cittadini.
Come si ricorderà grazie alla mediazione del prefetto di Campobasso, a novembre 2017, Palazzo San Giorgio si era impegnato a finanziare proprio questo 30% di chilometri che ora invece chiede di tagliare. Insomma il Comune di Campobasso si tira fuori dal problema, e impone alla Seac di riorganizzare il servizio in appena 15 giorni, accorpando le corse o riducendole, in pieno periodo scolastico, in modo da rientrare nei limiti di chilometri finanziati dalla sola regione Molise. Il responsabile dell’azienda, Costantino Potena, insieme ai suoi legali Di Pardo e Greco, ha annunciato che le condizioni per poter lasciare tutto invariato, dalle corse al personale full time, è impossibile e che i disagi ci saranno e tanti anche, soprattutto per i cittadini. Ma comunque spera che si possa ancora trovare una soluzione buona per tutti, magari con la mediazione di sindacati e prefetto di Campobasso. L’azienda non è intenzionata ad incassare e tacere, e promette battaglia. «Ci sforzeremo di recepire la richiesta del Comune- ha detto Potena- nonostante il breve lasso di tempo che ci danno e il servizio agli studenti da garantire. La scelta più facile per noi sarebbe quella di tagliare il personale, ma è quello che non vogliamo. Proporremo il part time per tutti, proprio per poter non licenziare nessuno, ma qua interverranno i sindacati. I campobassani invece sconteranno la riduzione del servizio- ha continuato Potena- Dovremo per forza ridurre le corse e avremmo gradito un’indicazione da parte del Comune su quali tagliare. Il nostro bilancio è in passivo e nonostante questo, finora, tutto il nostro personale ha sempre ricevuto lo stipendio, e questo anche se l’amministrazione comunale non ha corrisposto alla nostra azienda le mensilità di novembre, dicembre e gennaio, così come aveva promesso alla mediazione con il prefetto. Potremmo aumentare il biglietto delle corse, ma non sarebbe una soluzione decisiva. Vogliamo solo ribadire a palazzo San Giorgio che se e quando indirà una nuova gara d’appalto per l’aggiudicazione del servizio di trasporto pubblico a Campobasso, noi ci saremo e parteciperemo per vincere».

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