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venerdì, Aprile 26, 2024

Candidati al Parlamento, il Pd a sorpresa sceglie Colavita. Di Pietro punta i piedi

AperturaCandidati al Parlamento, il Pd a sorpresa sceglie Colavita. Di Pietro punta i piedi

di GIOVANNI MINICOZZI

E’ stata la notte dei lunghi coltelli alla Direzione nazionale del Pd , e ripetutamente aggiornata fino a dopo la mezzanotte e poi, all’alba, è giunto il via libera imposto da Renzi a colpi di maggioranza alle candidature al Parlamento in tutti i collegi d’Italia.

Il botto finale è arrivato anche per il Molise con la candidatura di Enrico Colavita, attuale presidente di Assindustria, sull’uninominale del collegio unico del Senato.

Al proporzionale dello stesso collegio senatoriale correrà la deputata uscente del Pd Laura Venittelli. Nessuna sorpresa, invece, alla Camera dei deputati con le candidature di Vittorino Facciolla, vice presidente della Giunta regionale, nel collegio di Campobasso-Termoli e Carlo Veneziale, assessore regionale alle Attività produttive, in quello di Isernia.

Sul proporzionale della Camera la segretaria del Pd Micaela Fanelli.

I retroscena raccontano che la candidatura al Senato di Enrico Colavita, da sempre in sintonia politica ed imprenditoriale con Paolo Frattura, nonché sponsor della famigerata metropolitana leggera inserita venti anni fa nel Patto territoriale del Matese, sarebbe stata spinta dal governatore e accettata da Matteo Renzi il quale aveva messo il veto su Antonio Di Pietro, proposto da Micaela Fanelli. Duro il commento dell’ex ministro dopo la sua esclusione: “Mi hanno inviato un messaggio alle quattro del mattino per avvisarmi che ero fuori dalle liste – ha detto al telefono Di Pietro – Sono amareggiato per questa decisione che danneggia il Pd e non la mia persona. Ma contenti loro contenti tutti. Io non partecipo a queste elezioni e se dovessi candidarmi alla presidenza della Regione lo farò con una sola lista, senza apparentarmi con nessuno”, ha concluso il Tonino nazionale. Di Pietro ha poi inviato un messaggio a Paolo Frattura: “Paolo converrai con me che la scelta di Colavita non può essere stata una scelta dell’ultimo momento. Da Roma hanno avallato, non imposto tale scelta. Evidentemente – conclude il messaggio – servivo come specchietto per le allodole”.

Sul versante del centrodestra la decisione finale sulle candidature arriverà domani ma, a meno di sorprese, alcune posizioni sono state assegnate e riguardano: Mario Pietracupa sul collegio uninominale della Camerta di Isernia e Annaelsa Tartaglione con Nicola Cavaliere sul proporzionale; Michele Iorio sull’uninominale del collegio unico del Senato con Nunzio Luciano sul proporzionale.

Resta indefinito il collegio della Camera di Campobasso che, secondo gli accordi, spetterebbe a Fratelli d’Italia ma a quanto è dato sapere Filoteo Di Sandro, non intenderebbe accettare.

Da sottolineare, infine, che i due senatori uscenti Roberto Ruta e Ulisse Di Giacomo, seppur con motivazioni diverse, non sono ricandidati e a loro va riconosciuto il merito di una inconsueta signorilità politica e umana davvero rara dimostrata in questa circostanza.

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