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domenica, Maggio 5, 2024

Furbetti del cartellino in Consiglio regionale, nei guai sette dipendenti infedeli

AperturaFurbetti del cartellino in Consiglio regionale, nei guai sette dipendenti infedeli

di ANNA MARIA D MATTEO

Una nuova inchiesta scuote palazzo d’Aimmo. Stavolta non si tratta di spese pazze della politica ma di dipendenti infedeli del Consiglio regionale, che strisciavano il badge e poi uscivano indisturbati per svolgere le faccende personali. In sette, tutti assunti con contratto a tempo indeterminato nella sede di via IV Novembre, sono accusati di assenteismo, quindi di truffa ai danni della Regione e di falso. Nell’indagine è coinvolta anche una guardia giurata che, secondo gli inquirenti, avrebbe abbandonato la propria postazione, durante il turno di notte, per appartarsi in un’altra stanza del Consiglio regionale.

A scoperchiare il pentolone la squadra mobile di Campobasso, agli ordini del dirigente Raffaele Iasi. L’inchiesta è partita dalla segnalazione di un addetto al controllo del personale che evidentemente aveva notato gli strani movimenti dei sette impiegati. Il sistema era sempre lo stesso: c’era chi si assentava dal proprio posto di lavoro per diverse ore e chi, invece, provvedeva a timbrare al suo posto. I sette si coprivano a vicenda e consentendo di assentarsi, in alcuni casi, anche per cinquanta ore in un mese. Ad inchiodarli, le telecamere che la polizia ha installato all’interno della struttura che hanno filmato le operazioni di timbratura e l’entrata e l’uscita degli impiegati infedeli.

Le indagini sono state condotte tra ottobre e novembre del 2016. Un mese nel corso del quale gli inquirenti hanno raccolto le prove necessarie a far scattare le denunce. La Procura della Repubblica di Campobasso ha iscritto nel registro degli indagati le sette persone che avranno venti giorni di tempo per prendere visione delle accuse mosse nei loro confronti e depositare le memorie.

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