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sabato, Maggio 4, 2024

Cure ospedaliere, altro record negativo: un molisano su quattro costretto ad andare fuori regione.

AperturaCure ospedaliere, altro record negativo: un molisano su quattro costretto ad andare fuori regione.

In Italia ci sono ancora oltre mezzo milione di persone che ogni anno si spostano per curarsi, come certificano i recenti dati sulle schede di dimissione ospedaliera (sdo) del Ministero alla Salute.

Il numero dei “viaggiatori della sanità” è in crescita, e passa da 502mila del 2015 (l’8% del totale) a 507mila dell’anno scorso (l’8,2%). Ed è di quasi un punto percentuale l’aumento rispetto all’anno 2010.

Ed il Molise guida la classifica nazionale. E non è un caso visto lo stravolgimento del sistema ospedaliero pubblico attuato dal Governo regionale.

L’anno scorso sono state quasi 9 mila e 500 le persone ricoverate fuori regione; oltre il 26 per cento di coloro che hanno passato uno o più giorni in ospedale.


I malati che viaggiano non portano con sé solo preoccupazioni e valigie, ma anche soldi. Quelli con i quali pagano personalmente le spese collegate al viaggio ma anche, soprattutto, quelli che la loro Regione verserà indirettamente a chi li ospita. Considerato che a ogni prestazione sanitaria è attribuito un valore economico, il paziente che si sposta fa sì che la sua Regione di provenienza debba pagare la prestazione a quella che lo prende in cura. E la Regione Molise, in Italia, è percentualmente quella che paga più di tutte le altre per i corregionali che vanno a curarsi fuori.

Ciò comporta una conseguenza perché, alla fine dell’anno, quando c’è da dividere il fondo sanitario nazionale, si tiene conto del saldo tra mobilità attiva e passiva dei pazienti, e si aumenta o si diminuisce la quota di accesso al fondo.

Le Regioni dove prevale la mobilità attiva ricevono più denaro.

In Molise (fonte Demoskopika, che ha analizzato l’indice di performance sanitaria) si è registrato – nel 2016 – il più alto grado di insoddisfazione per la qualità dei servizi offerti in fase di ricoveroma va detto, anche, che è alto l’indice di mobilità attiva, cioè di coloro che vengono in Molise a curarsi, quasi esclusivamente nelle strutture private.

E qui c’è il paradosso.

Quello dei posti letto ospedalieri dei privati presi d’assalto dagli extraregionali ed i molisani che, non trovando soddisfazione nel pubblico di terra propria e non trovando agevole accoglienza nelle strutture private convenzionate, viaggiano verso per altre regioni.

E la Regione paga, nel senso che riceve meno risorse economiche dal fondo sanitario nazionale.

Questo fa sì che – secondo l’indagine di Demoskopika – il Molise sia una “regione malata”, cioè tra quelle in cui l’indice di performance sanitaria è in rosso, se si considerano tutti gli indicatori: soddisfazione dei servizi sanitari, mobilità attiva e passiva, costi della politica, spese legali, spesa sanitaria e famiglie impoverite.

Indice da migliorare sensibilmente.

Sicuramente quando in sanità verranno fatte altre scelte.

pi.sal.

 

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