di ANNA MARIA DI MATTEO
A distanza di un anno dalla chiusura, per motivi di sicurezza, dell’edificio scolastico che ospita la Don Milani, sono partiti i primi lavori.
Nel frattempo, dal 3 novembre 2016, per i 200 alunni della primaria l’amministrazione comunale ha trovato una sistemazione provvisoria nelle aule messe a disposizione del liceo artistico Manzù, della media Petrone e dell’Università del Molise.
L’iter per l’affidamento dei lavori per l’adeguamento sismico è stato concluso e da qualche giorno davanti all’edificio del quartiere di Vazzieri, a Campobasso, sono arrivati i primi mezzi della ditta che si è aggiudicato l’appalto. In azione una ruspa che sta demolendo una parte dell’edificio, quello risultato poco sicuro.
L’amministrazione comunale ha stanziato 370mila euro per adeguare l’edificio dal punto di vista sismico. Risorse ricavate dalla variazione di bilancio decisa dall’esecutivo la scorsa primavera.
I fondi dunque ci sono ma nonostante ciò, si sono accumulati pesanti ritardi, come ha ricordato il consigliere di Democrazia Popolare, Francesco Pilone, nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale.
Il sindaco Battista, dal canto suo, ha assicurato che i lavori saranno eseguiti, così come previsto.
L’unica novità sta nel fatto che occorreranno altri soldi, poco più di 100mila euro per lavori che non erano stati preventivati. Si tratterebbe della sistemazione del tetto, dal quale proverebbero alcune infiltrazioni e della rimozione dei calcinacci, una volta terminati gli interventi di adeguamento sismico.
A conti fatti, l’intervento complessivo verrebbe a sfiorare il mezzo milione di euro. Al termine dei lavori la don Milani sarà sicura dal punto di vista sismico e i duecento alunni potranno tornare nelle rispettive aule, così come promesso dal sindaco Battista.
