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domenica, Maggio 5, 2024

No all’autostrada del Molise, sì allo scandalo. La Regione continua a pagare gli amministratori della società

AttualitàNo all'autostrada del Molise, sì allo scandalo. La Regione continua a pagare gli amministratori della società

di Piacentino Salati

Un’inutile sperpero di denaro pubblico. E’ quello che riguarda il consiglio di amministrazione “Autostrada del MoliseSpA”, una delle società partecipate della Regione Molise che continua a gravare sui contribuenti. E questo nonostante la Corte dei conti, dal 2015, abbia chiesto – senza esito, finora – alla massima istituzione regionale di procedere alla razionalizzazione delle società partecipate. E il movimento 5 stelle ha presentato una interrogazione al Presidente della Regione Frattura.

 Costituite  per unire pubblico e privato, così da coniugare interessi del primo e profitti per il secondo. Sono le società partecipate dagli enti pubblici, come la Regione Molise, che detiene partecipazioni azionarie in una quindicina di organismi.

Risultato? Servizi quasi sempre scadenti, se non assenti, e tanti, tantissimi soldi spesi inutilmente.

Emblematico e scandaloso l’esempio dell’<Autostrada del Molise SpA>, che continua ad esistere per quanto riguarda gli organi di gestione ed il collegio sindacale, con una spesa annua – solo per i compensi ai componenti – di circa 80 mila euro.

Soldi buttati al vento, evidentemente, se si considera che – come è noto – la Regione Molise ha deciso di non realizzare alcuna autostrada ma di scegliere la “famosa”, ormai, metropolitana leggera, destinata a collegare Matrice a Bojano. Per esempio.

Ma, intanto, in attesa della razionalizzazione della “presenza” della Regione nelle società partecipate, il consiglio di amministrazione ed il collegio sindacale – anziché essere cancellati di netto – sono organi in carica (anzi sono stati rinnovati fino al 2018) e <pesano> sui contribuenti. Per far cosa? Non è dato sapere.

Su questo ed altri aspetti il movimento 5 stelle, con i consiglieri Federico e Manzo, ha presentato una interrogazione in consiglio regionale.
Perché, a distanza di due anni dalla reprimenda della Corte dei conti, poco o nulla è cambiato. «Il Molise – ricorda infatti il M5S -aspetta un vero Piano operativo di razionalizzazione come chiede la legge. Uno dei tanti propositi annunciati e abbandonati da una Giunta che con la propria incapacità continua a far pagare ai cittadini centinaia di migliaia di euro per il nulla». La legge nazionale di stabilità 2015 prevedeva per le Regioni la stesura di un piano di razionalizzazione delle società partecipate, con l’obiettivo di ridurne numero e costi; entro il 15 marzo del 2016 era richiesta la stesura di una apposita relazione contenente i risultati del processo di razionalizzazione. Piano e relazione dovevano essere pubblicati sul sito web istituzionale e il piano doveva essere inviato alla Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti che si sarebbe espressa sulla sua validità».

Ciò non è avvenuto. E’ stata effettuata una semplice ricognizione degli organismi partecipati dalla Regione Molise. Una semplice ed inconcludente valutazione della dimensione quantitativa delle società partecipate e dei loro dati contabili, senza una relazione contenente i risultati della razionalizzazione e, soprattutto, i tagli ai costi per i cittadini, dicono dal movimento 5 stelle.

Il risultato è che le partecipate, dirette e indirette, sono tutte al loro posto. Non solo Autostrada del Molise SpA ma, anche, Sviluppo Montagna Molisana SpA (che detiene il 100 per cento di <Funivie del Molise>)Finmolise (che partecipa al capitale di A.SVI.R Molise)IN.DAL.CO. SpA, I.FI.M. SpA, Matese per l’Occupazione e Molise e Sviluppo, Cooperativa Coteb scarl, Energia Verde Srl, Contagricol SpA, Consorzio Agrisviluppo 2000. Ci sono poi Gam Srl, società in concordato che possiede il 100 per cento di Avicola molisanaSviluppo Italia Molise (che compartecipa con FinMolise a Molise Sviluppo), Molise Dati SpA (che partecipa alla Banca Popolare delle Province Molisane, a Wircom SpA e a Sopros SpA).

Senza dimenticare la società in liquidazione Korai Srl, il consorzio Geosat e lo Zuccherificio del Molise, società dichiarata fallita a luglio 2015».
Ma se alcune di esse, pur fra mille difficoltà, provano a barcamenarsi nel complicato mondo economico regionale, una fra tutte spicca per inutilità totale. Si tratta appunto dell’Autostrada del Molise, che gestisce un progetto che per volontà di questo Governo regionale non sarà realizzato e che ha chiuso il bilancio 2016 con una perdita di circa 190 mila euro: quasi la metà di questi soldi sono serviti a pagare compensi e rimborsi del Consiglio d’amministrazione e del Collegio sindacale, l’altra metà è servita a pagare servizi resi dall’Anas e spese legali. Un non senso. Una pazzia assoluta.
Da qui l’interrogazione con cui i consiglieri del movimento 5 stelle chiedono al governatore Paolo di Laura Frattura sostanzialmente tre cose: «se ad oggi risultano società in dismissione, a partecipazione diretta o indiretta; se le società partecipate direttamente dalla Regione hanno presentato il piano per la dismissione delle indirette; se un vero piano operativo di razionalizzazione è stato inviato alla Corte dei Conti che doveva esprimersi sulla sua validità».

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