In vista dell’inizio del nuovo anno scolastico si intravede qualche novità positiva all’orizzonte – almeno per quanto riguarda la San Pietro Celestino, destinata ad essere ospitata nell’edificio dell’ex V Settore, in località Acqua solfurea – ma per andare oltre le sistemazioni provvisorie ci vorrà ancora del tempo. Più delicata la situazione delle scuole medie Giovanni XXIII e Andrea d’Isernia: nei prossimi mesi il polo scolastico di San Leucio, in fase di ultimazione, dovrebbe essere messo a disposizione del comune, ma non ci sarà posto per tutti. Il rischio che si corre è che si scateni una contesa tra genitori. Ed è esattamente ciò che l’amministrazione comunale deve evitare, è il parere del comitato scuole sicure per Isernia: “Gli alunni della san Giovanni Bosco sono al sicuro – ha detto la portavoce del comitato, Sandra Marcucci – ma per trasferire i bambini della San Pietro Celestino all’Acqua solfurea ci vorrà tempo. E poi ci sono le criticità, rappresentate dalle scuole medie. È vero che c’è il polo scolastico di San Leucio (anche se i tempi di consegna dei lavori slittano in continuazione), ma è altrettanto vero che una scuola resterà fuori. Con il rischio, come già detto al sindaco l’anno scorso, che scatti una contesa tra i genitori per la scuola sicura”. Per prevenire conflitti, occorre dunque trovare una soluzione nel giro di pochi mesi. Non sarà tuttavia facile. In campo ci sono varie ipotesi, ma passare dalle parole ai fatti non è semplice. Il comitato scuole sicure ha riproposto i fabbricati in legno o, in alternativa, il fitto di altri locali: “Sappiamo che al Comune hanno negato i fondi per realizzare le casette di legno, ma qualcosa si deve fare. Ad esempio – ha concluso Sandra Marcucci – chiedere i fondi d’emergenza della Protezione Civile, se la legge lo consente”.
Isernia. Comitato scuole sicure: nuovi prefabbricati con i fondi della Protezione civile
