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giovedì, Marzo 28, 2024

Furti di trattori, estorsioni e pizzo per lavorare nei campi: maxi-operazione dei Carabinieri. Il procuratore Vaccaro: “Denunciate”

AperturaFurti di trattori, estorsioni e pizzo per lavorare nei campi: maxi-operazione dei Carabinieri. Il procuratore Vaccaro: "Denunciate"

Tutto è partito da alcuni furti di trattori e di altre macchine agricole avvenuti in Basso Molise. Il fenomeno del cavallo di ritorno con richieste di riscatto per riavere i mezzi fino a ottomila euro. Alla base di queste attività c’era molto di più, anche il racket delle attività agricole, e i Carabinieri sono riusciti a fermare una rete che rischiava di estendersi sull’intero territorio: San Martino, Ururi, Larino, Rotello, Guglionesi e Palata. Quattro le misure cautelari emesse dal Gip del Tribunale di Larino: in carcere un uomo di San Martino in Pensilis, domiciliari per uno di Santa Croce di Magliano, due obblighi di dimora a Montorio nei Frentani e Apricena. Otto, in tutto gli indagati, a vario titolo, per estorsione e tentata estorsione in concorso ed è al vaglio anche la posizione di un minore.

L’operazione ‘Distractor’ è scattata all’alba al termine di lunghe e approfondite indagini, che hanno compreso intercettazioni telefoniche e ambientali, condotte dai Carabinieri del Comando provinciale di Campobasso in collaborazione con la Compagnia di Larino e coordinate dalla procura di Larino diretta dal procuratore Ludovico Vaccaro affiancato dal sostituto, Luca Venturi.

‘’Si tratta di episodi inquietanti non solo gravi – ha affermato Vaccaro – perché rischiano di ostacolare lo sviluppo economico di un territorio. Inoltre, si consideri che c’è il coinvolgimento di molisani e di foggiano, di persone che arrivano soprattutto dall’Alto Tavoliere, dove il fenomeno della estorsione è molto diffuso e quindi questo preoccupa un po’ perché questo rappresenta il segnale di alcuni tentativi di infiltrarsi nel territorio molisano, che è ancora un territorio sano, non è ancora sede di organizzazioni criminali, ma – ha aggiunto Ludovico Vaccaro – esiste il rischio che trovando terreno fertile possano sempre più infiltrarsi in questo territorio’’.

Oltre ai furti denunciati è stato individuato anche un episodio di imposizione del pizzo a un imprenditore agricolo che per continuare a ‘operare in tranquillità’ doveva pagare un euro per ogni balla di fieno realizzata. Ci sono, inoltre, indagati per favoreggiamento. Indizi di colpevolezza anche per il furto di bestiame utilizzato dal carro dei Giovanissimi di San Martino in Pensilis. I dettagli dell’operazione sono stati illustrati dal procuratore Vaccaro, dai comandanti del reparto operativo, Nicolino Petrocco, del nucleo investigativo, Vincenzo Di Buduo, della compagnia di Larino, Raffaele Iacuzio e della stazione frentana, Biagio Galletta coordinati dal comandante provinciale, Marco Bianchi. Vaccaro ha voluto diffondere un messaggio, quello di collaborare e, soprattutto, denunciare: ‘’Le forze dell’ordine sono impegnate in prima linea su questo fenomeno che, ripeto, è un fenomeno grave. Quindi ci sono il massimo impegno e la massima attenzione. Abbiate fiducia, denunciate. Chi non denuncia o, addirittura, paga in qualche modo finisce per collaborare con queste attività criminali e favorisce il diffondersi di fenomeni che vanno assolutamente ostacolati’’.

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