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giovedì, Maggio 2, 2024

Siccità, la diga di Chiauci a secco e l’invaso del Liscione ai minimi storici

AttualitàSiccità, la diga di Chiauci a secco e l'invaso del Liscione ai minimi storici

I metereologi segnalano una nuova ondata di caldo e intanto non piove da tempo. Condizioni (caldo e assenza di precipitazioni) che determinano una costante diminuzione del livello di acqua nelle sorgenti e nell’invaso del Liscione, fonte di approvvigionamento idrico per diversi comuni del Basso Molise. E’ ai minimi storici. Un quadro decisamente da non  sottovalutare. Da Molise Acque l’invito, ancora una volta, a utilizzare l’acqua potabile solo per l’alimentazione, per i servizi igienici e per gli altri impieghi di natura domestica. Parola d’ordine: niente sprechi, qualora la situazione, già al limite, dovesse diventare di emergenza.

Dal consorzio di Bonifica Sud Vasto, da cui dipende invece La diga di Chiauci, hanno detto che questo invaso si avvia verso l’esaurimento: è completamente a secco e ha autonomia d’acqua stimata non oltre domenica 27 agosto. Una situazione messa nero su bianco nella lettera inviata ai governatori di Molise e Abruzzo, Frattura e D’Alfonso e ai Prefetti di Chieti e Campobasso.

Dallo scorso 28 maggio la Diga di Chiauci rilascia 1.000 litri d’acqua al secondo per irrigare i campi dei comuni della vallata del Trigno e per uso potabile e industriale di San Salvo, tramite l’Agenzia regionale per le attività produttive. In particolare, il consorzio di Bonifica Sud Vasto ha evidenziato che senza piogge, dal 27 agosto l’unica disponibilità idrica sarà il fiume Trigno, con portata  stimata in 100 litri al secondo e questo significa che l’acqua sarà solo a disposizione degli usi potabili civili. Il Consorzio ha annunciato che attingerà ai pozzi di soccorso, con una capacità reale di circa 80 litri al secondo, oggi a supporto di una area agricola di circa 700 ettari dislocati nei comuni di San Salvo e Montenero di Bisaccia.

“Capacità che – ha spiegato –  potrà essere disponibile per il 50% per le esigenze Arap mentre la quota restante costituirà la riserva minima per alimentare gli impianti consortili nell’area”.

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