La zona era stata individuata al confine con la Puglia in territorio di Rotello. Ventimila piante di marijuana nascoste in un grande oliveto. Una maxi-piantagione coperta anche da tendoni verdi e coltivata grazie a un complesso impianto di irrigazione a goccia alimentato da un laghetto artificiale.A scoprirla su un’area di circa diciotto ettari sono stati i Carabinieri della Compagnia di Larino, coordinati dal maggiore Raffaele Iacuzio: quattro persone sono state arrestate in flagranza di reato con l’accusa di coltivazione di sostanze stupefacenti. Si trovavano a guardia del terreno nascoste in una sorta di capanna e due di loro erano armati di pistola carica. Si tratta di tre pregiudicati della Provincia di Foggia e di un incensurato della provincia di Palermo. A proteggere l’area da occhi indiscreti c’erano anche un pittbul e un rottweiler che sono stati poi liberati dalle catene dai Carabinieri.
L’intera zona è stata sottoposta a squestro. L’operazione del nucleo operativo e radiomobile è scattata al termine delle indagini in collaborazione con altri comandi del territorio. Sono in corso gli accertamenti dei carabinieri del Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti per stabilire il principio attivo e la quantità di dosi che si potevano ricavare da tale ingente quantitativo. I quattro arrestati nelle campagne di Rotello sono stati trasferiti in carcere a Larino a disposizione dell’autorità giudiziaria. Attività coordinate dalla Procura di Larino, diretta dal Procuratore Ludovico Vaccaro. Le indagini continuano per fare chiarezza sulla maxi-piantagione di marijuana scoperta tra la Puglia e il Molise collegata da una fitta rete di strade interpoderali
