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venerdì, Aprile 19, 2024

Una risposta innovativa per i malati di Alzheimer e le loro famiglie. Aperto a Termoli ‘Il Caffè di Enrichetta’

AttualitàUna risposta innovativa per i malati di Alzheimer e le loro famiglie. Aperto a Termoli 'Il Caffè di Enrichetta'

Rallentare il percorso della malattia nella prima fase e migliorare la qualità della vita delle persone malate di Alzhaimer sollevando le famiglie che non riescono a gestire a casa una situazione così delicata e impegnativa che registra sempre più casi in Molise e non solo. Dopo Campobasso inaugurato anche a Termoli, nei locali della Asrem in via del Molinello, il Caffè di Enrichetta, un centro di accoglienza e sostegno risultato di un’azione sinergica promossa dall’Associazione molisana malati di Alzheimer con la cooperativa Ricerca e Progetto. Antonio D’Ambrosio, presidente dell’Amma: ”Quello inaugurato è un modulo che in Italia si ritiene ancora sperimentale. Noi siamo partiti per aver vinto un premio nazionale con Unicredit e ci hanno finanziato una esperienza l’unica nel mezzogiorno di Italia. Esaurito quel modulo e trovato esperienze e opportunità nuove e abbiamo consolidato quel modulo e oggi ci troviamo qui ad aprire a Termoli lo stesso modulo che si prende carico della prima fase dei familiari malati”. Quale la funzione del centro? ”Si sostiene – spiega ancora D’Ambrosio – che le attività ludiche o ricreative che impegnano i malati nella prima fase tendono a rallentare il percorso di una malattia che non ha cura e quindi mettiamo in atto una serie di iniziative come musico-terapia, quadri e letture e molto altro in un centro a cui parteciperanno anche persone che vogliono fare volontariato come i soci della Casa del Libro che leggeranno ai familiari un libro. E’ un circolo entro il quale siamo consapevoli che ci sono delle persone affette dalla malattia che è progressiva e devo dire che siamo riusciti a mettere insieme le istituzioni l’Asrem, l’Ambito territoriale Sociale e insieme alla ricerca scientifica, questa è la novità su Termoli, con la fondazione Neuromed abbiamo un punto di studio della malattia. Adesso prevediamo tre giorni a settimana ma andremo a pieno regime all’inizio di settembre quando potremo tenere anche tutta la giornata. La nostra funzione è quella di rallentare il percorso della malattia e sollevare i familiari con tanta professionalità da parte di chi non riesce a gestire un malato di Alzheimer a casa” ha concluso entusiasta D’Ambrosio.

Il progetto è stato sostenuto dalla Asrem, dall’ambito territoriale sociale di zona e dalla Fondazione Neuromed che punta sulla ricerca e su una visione integrata del problema. La struttura è stata benedetta da don Benito Giorgetta che si è soffermato su un aspetto significativo: ”Il valore è quello di essersi posti accanto alle persone deboli e fragili soprattutto quando vengono private della loro mente e quindi degli affetti e delle relazioni; una fragilità estrema che deve essere soccorsa, accompagnata e supportata e quindi questa sezione ha il merito di voler fare questo e noi dobbiamo essere solleciti nell’accompagnare e sostenere questa fatica”. Così Mario Pietracupa, presidente della Fondazione Neuromed: ”E’ importante avere una visione dinamica della malattia e della vita e quindi il centro caffè è un punto di accoglienza che dà una visione diversa a chi ha questa malattia. Come centro ricerca siamo interessati ad avere un rapporto diretto con la comunità perché per fare ricerca c’è necessità di avere dei dati epidemiologici e quindi quanto più c’è ricerca tanto più c’è la possibilità di capire le varie problematiche di una malattia che è in costante aumento in quanto è acclarato l’aumento dell’età media della popolazione>>. Presenti i responsabili della Asrem, con il direttore del Poliambulatorio, Luigi Leone, il coordinatore dell’Ufficio di Piano dell’Ambito sociale, Antonio Russo e il dottore Raffaele Parisi, per quindici anni impegnato nel centro diurno di Campobasso rivolto ai malati di Alzheimer. Spazio anche al volontariato, come l’associazione La Casa del Libro e a tutti coloro che vorranno spendere del tempo per questo progetto innovativo. Dopo Campobasso e Termoli si punta ad aprire un centro di questo tipo anche a Isernia.

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