di ANNA MARIA DI MATTEO
La frana di Civitacampomarano non si arresta e la situazione diventa ogni giorno che passa più difficile. L’emergenza è tale da aver indotto la Regione ad istituire una task force per fronteggiare le criticità che interessano gran parte del paese. A palazzo Vitale l’incontro al quale hanno preso parte il governatore Frattura, il sindaco del paese, Paolo Manuele, i tecnici comunali, i dirigenti delegati del Dipartimento nazionale di Protezione civile, quelli del Dipartimento di Scienze della terra dell’università di Firenze.
E’ stato il sindaco Manuele a fornire i numeri dell’emergenza: sgomberate 14 prime case, 8 seconde abitazioni, 11 pertinenze e un’attività commerciale. Provvedimento di sgombero anche per la sede del Municipio e un altro immobile di proprietà comunale. 24 le persone evacuate.
Per arginare il vasto movimento franoso sono allo studio i primi interventi da mettere in atto: il drenaggio e il placcaggio. Si tratta di ipotesi alle quali stanno lavorando i tecnici. Ma occorrerà anche mettere a disposizione le risorse necessarie per fronteggiare l’emergenza ed anche in questo caso la Regione sta individuando gli strumenti adatti per reperirle.
Nel frattempo il monitoraggio andrà avanti per seguire l’evolvere della situazione.
Il capo del Dipartimento nazionale di Protezione Civile, Fabrizio Curcio è intervenuto telefonicamente ai lavori, ribadendo la disponibilità ad offrire sostegno alla popolazione del paese.
Civitacampomarano è l’emblema di un Molise che frana. Un territorio estremamente fragile, quello molisano, alle prese con fenomeni di dissesto che oltre a provocare danni ad abitazioni e manufatti, mette a rischio la viabilità su molte strade interne, accentuando quell’isolamento atavico che frena lo sviluppo di un’economia profondamente provata dalla crisi.
