La Regione è in perdurante ritardo nell’attuare le misure necessarie e previste dalla legge nei confronti dei lavoratori dell’area di crisi. A sostenerlo sono i consiglieri regionali di centrodestra. “In 2800 aspettano ancora di essere profilati e questo – sostengono Iorio, Fusco Perrella, Cavaliere e Sabusco – non solo impedisce ogni negoziazione nel predisporre l’accordo di programma, ma non permette di programmare e attuare, allungando i tempi, ricollocazione, riqualificazione o lavori di pubblica utilità. Profilazione di fondamentale importanza per definire l’accordo di programma tra Governo e Regione. Essa rappresenta – sottolineano ancora i consiglieri regionali di centrodestra – una procedura necessaria per appostare fondi nazionali su sostegno al reddito, ricollocazione, appunto, automi piego e incentivo all’esodo. Nonostante annunci, rassicurazioni – dicono – sul tema si è ancora al punto di partenza. E la profilazione – ricordano – compete ai Centri per l’impiego che sono in difficoltà e questo ha aggravato una situazione già complicata e chi paga lo scotto sono migliaia di lavoratori”.
Iorio, Fusco Perrella, Cavaliere e Sabusco, pongono l’accento, poi, su una delibera di giunta con cui la Regione ha deciso di utilizzare una parte dei fondi destinati a pagare le mobilità in deroga ai disoccupati per sostenere interventi di politiche attive del lavoro nelle aree di crisi. Di qui l’interrogativo su come si potranno mai attuare tali interventi se chi ne dovrà beneficiare non è stato ancora individuato e profilato; e ancora, “Come si può decidere di finanziare le varie misure senza un quadro chiaro? E le aziende, come potranno richiedere questi lavoratori se non è stato predisposto questo database”.
Il centrodestra in Consiglio regionale presenterà un’interrogazione per conoscere il perché di questo ritardo e a che punto siano le procedure in quanto a rischio è il futuro di migliaia di lavoratori, delle loro famiglie e del tessuto sociale molisano.
