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venerdì, Marzo 29, 2024

Campobasso. Trasporto urbano nella bufera: la Regione conferma i tagli, scattano i licenziamenti

AperturaCampobasso. Trasporto urbano nella bufera: la Regione conferma i tagli, scattano i licenziamenti

di ANNA MARIA DI MATTEO

E’ fallito il tentativo di trovare un accordo tra la Regione, i sindacati e la Seac, la società che gestisce il servizio di trasporto urbano a Campobasso. Le ultime speranze erano riposte nell’incontro che si è svolto tra le parti nella sede dell’assessorato regionale al Lavoro ma è andato male. Così, se non interverranno fatti nuovi, la Seac procederà con gli annunciati licenziamenti: 8 su 40 dipendenti. Inizialmente le persone da licenziare erano 10. In seguito l’azienda ha rimodulato la riduzione di personale, riuscendo a salvare due dei posti 10 posti in esubero.
Una scelta, ha più volte ribadito la società di trasporto, dettata dalla necessità di far fronte al taglio del 25% delle risorse che la Regione ha assegnato al Comune di Campobasso. Una riduzione di fondi che non consentirebbe  alla Seac di continuare a garantire gli attuali livelli occupazionali. Da qui la decisione, seppure difficile, di tagliare, I criteri che saranno seguiti per individuare i dipendenti da licenziare saranno quelli riferiti ai carichi di famiglia, anzianità ed esigenze tecnico-produttive ed organizzative.
I sindacati, dal canto loro, hanno annunciato battaglia e si dicono pronti ad impugnare i licenziamenti.
Una situazione difficile, estremamente preoccupante, posta all’attenzione dell’opinione pubblica anche attraverso il presidio che da giorni è attivo davanti al Municipio di Campobasso.
L’amministrazione comunale, in tutta questa vicenda, si è limitata a far sapere di non avere potere decisionale, rispetto ai provvedimenti adottati dalla Regione. L’unica cosa che potrà fare sarà quella di riorganizzare, in accordo con la Seac, le corse sul territorio comunale, eliminando i doppioni e quelle che registrano pochi utenti.
Amministrazione che tuttavia è finita nel mirino dei sindacati che ne hanno denunciato l’assenza all’incontro che si è svolto nella sede dell’assessorato regionale al Lavoro. «Nessun delegato istituzionale ha partecipato, anche solo in funzione di rappresentanza simbolica, ritenendo e ridimensionando a mera trattazione tecnica il dramma di dieci lavoratori per i quali avremmo ritenuto un intervento risolutivo», è l’amara constatazione dei sindacati.

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