Un luogo di lavoro deve essere consono, deve consentire al dipendente di muoversi per operare. E’ il succo del decreto legislativo sui requisiti degli ambienti di lavoro. E da questo decreto è partita la denuncia di un sindacalista di pendente delle poste dell’Alto Molise, Armando Bruno De Mattia. Ha fatto riferimento anche a una specifica sentenza della Cassazione penale. Nella sua denuncia, De Mattia ha chiesto ufficialmente un sopralluogo ispettivo all’ufficio postale di Agnone in Via Roma, sostenendo che gli spazi sono ristretti rispetto al numero dei dipendenti; altro sopralluogo nell’ufficio di Venafro, per gli spazi non adeguati alla retrosportelleria e in quello di Belmonte del Sannio, per postazione considerata inadeguata.
Una denuncia-richiesta che il rappresentante sindacale Cisl ha inviato all’Azienda unità sanitaria locale, dipartimento Sanità pubblica di Isernia, ai Responsabili incaricati delle Poste Di Isernia, Pescara e Bari e per Conoscenza alla Procura isernina.
Armando De Mattia ha fatto sapere di aver più volte segnalato il problema all’azienda, ma la stessa – ha continuato testualmente De Mattia – ha sempre avvilito e sminuito il problema facendo finta che non esistesse. Adesso – ha detto ancora – saranno gli organi preposti a pronunciarsi e accertare responsabilità del datore di lavoro per danni e rischi per i dipendenti”
