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venerdì, Marzo 29, 2024

Liechtenstein-Italia: il nuovo ciclo di Ventura alla prova

SportLiechtenstein-Italia: il nuovo ciclo di Ventura alla prova

Si fermano i campionati nazionali per le qualificazioni ai mondiali di Russia 2018, e la nazionale azzurra è chiamata alla sua quarta uscita stagionale. Dopo l’esordio vittorioso contro Israele, il pareggio per 1-1 contro la Spagna e il successo ai danni della Macedonia, il prossimo avversario è il Liechtenstein, fanalino di coda in classifica a zero punti insieme ai macedoni.

C’è aria di cambiamenti generazionali in questa nazionale, che ha superato diverse fasi di costruzione. Per diverso tempo le critiche degli addetti ai lavori si basavano più su confronti nostalgici che sulle effettive risorse del momento. Il parco attaccanti che non somigliava lontanamente a quello di qualche anno fa, con nomi come Totti, Vieri, Del Piero, Inzaghi, solo per dirne alcuni. La difesa, fiore all’occhiello di un’intera tradizione calcistica, che ha sì trovato nel blocco Juve una base da cui ripartire, ma che si è vista stravolgere soprattutto nel modulo applicato. Differente il discorso centrocampo, che vede una sorta di continuità nel passaggio di consegne tra un regista come Andrea Pirlo a un giocatore duttile quanto talentuoso, il cui vero ruolo è però la mezzala, come Marco Verratti, la cui assenza agli ultimi europei si è sentita e tanto, ma che, come fanno notare gli analisti di scommesse sul calcio, sta diventando sempre più decsivo nel suo PSG.

Stesso discorso per ciò che riguarda chi è chiamato a fare da guardia alla porta. L’Italia si sa, ha dato i natali ad alcuni dei portieri più forti della storia del calcio mondiale. Nomi come Albertosi e Zoff, per fare un salto indietro, e quello più eclatante che appartiene a Gigi Buffon. Classe 1978, lo juventino è, probabilmente, alla sua ultima apparizione in un torneo importante con la maglia della nazionale, e pare che la sua eredità sia già in ottime mani. Quelle di un 17enne che raggiungerà la maturità anagrafica il prossimo febbraio, che al Milan si coccolano come un predestinato. Donnarumma è nato per fare il portiere? A dispetto di tante altre delusioni a causa di aspettative un po’ troppo alte, come quelle che hanno riguardato nel recente passato gente come Scuffet e Leali, pare proprio di sì. Lo dimostra ogni domenica sul campo. E Gigi sembra aver davvero scelto il suo successore. Spartiacque di questo cambio generazionale è, di fatto, il mondiale in Germania, quello vittorioso.

C’è stato soprattutto un momento critico, quello che ha visto subentrare Antonio Conte sulla panchina azzurra. Con lui, alcune scelte sono state viste con parecchia perplessità, soprattutto in attacco. Gente come Zaza e Pellè, che hanno anche contribuito alla causa, non sono mai stati pilastri su cui ripartire. Ventura prova a metterci del suo, e lo fa convocando gente che sta facendo bene. Belotti su tutti, ma anche Lapadula, subentrato al posto dell’infortunato Gabbiadini, vera sorpresa di questa tornata di convocazioni. Il ct azzurro fa dunque il conto degli indisponibili e pensa a una difesa a 4, con Bonucci e Romagnoli centrali e De Sciglio e Zappacosta sulle fasce. De Rossi e Verratti fissi in trincea di centrocampo, con Candreva a spaziare sulla fascia. Spazio anche a Bonaventura, che bene sta facendo con la maglia rossonera, a supporto della coppia ImmobileBelotti.

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