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venerdì, Aprile 26, 2024

Eccidio Fornelli, la Procura di Isernia apre un’indagine per individuare i responsabili della strage

AttualitàEccidio Fornelli, la Procura di Isernia apre un'indagine per individuare i responsabili della strage

fornelli-dueA distanza di 73 anni dalla strage nazista che costò la la vita al podestà Giuseppe Laurelli e ad altri cinque fornellesi, la Procura di Isernia ha avviato un’indagine per individuare ed eventualmente condannare i responsabili dell’eccidio. La conferma è arrivata direttamente dal procuratore capo paolo Albano, durante un incontro organizzato a palazzo Laurelli. La sua inchiesta sulla strage di Caiazzo è stata la prima a fare luce sulle atrocità commesse dai soldati tedeschi nel sud Italia, fino a quel momento ignorate anche dai libri di storia. Le tante analogie con quanto accaduto nel paese campano lo hanno spinto ad occuparsi anche di Fornelli: “Dopo la precedente esperienza della strage di Caiazzo, che si è conclusa con la condanna all’ergastolo dei responsabili ha detto Albano -, ho ritenuto doveroso, anche per rendere omaggio ai martiri di Fornelli, aprire un procedimento penale alla Procura di Isernia. Il sindaco (Giovanni Tedeschi, ndr) si era già rivolto alla giustizia civile per il risarcimento dei danni da parte della Repubblica federale tedesca, ma io ho ritenuto doveroso che anche in sede penale ci fosse un’indagine per accertare innanzi tutto la dinamica, le cause del brutale eccidio, ma anche per individuare i responsabili. Ho voluto svolgere queste indagini proprio per ricordare le vittime”. L’incontro è stato organizzato in un luogo significativo: a palazzo Laurelli, infatti, il podestà organizzò i primi incontri segreti in cui si decise di dire basta ai soprusi dei soldati tedeschi. Durante i lavori del convegno sono state lette anche alcune testimonianze di quei terribili giorni vissuti a Fornelli. Una vera e propria operazione di recupero della memoria che ora, attraverso l’indagine condotta dalla Procura di Isernia, è destinata a trovare nuova linfa. Tra l’altro i risultati non dovrebbero tardare ad arrivare. Già ci sono primi importanti riscontri e varie conferme: “A breve – ha concluso il procuratore Albano – concluderò le indagini con la trasmissione degli atti alla Procura militare, affinché si individuino i responsabili”.

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