Tre piazze di spaccio in Basso Molise e tre gruppi che operavano sulla rete stroncata dal nu
cleo operativo antidroga della Guardia di Finanza.
Termoli, Campomarino e la zona di San Martino in Pensilis. Contatti che hanno raggiunto l’Albania, da qui il nome della maxi-operazione ‘Hora arbereshe’, parla albanese, sfociata in quattro misure cautelari, due in carcere e due ai domiciliari, a carico di quattro persone, tre nella zona di Termoli e una a Campobasso.
Oltre due anni di indagini serrate e un’inchiesta coordinata dal procuratore, Ludovico Vaccaro, che si lega alla precedente operazione ‘Carola’, dal nome della barca sulla quale era stato tentato un trasporto di quasi due tonnellate di hashish nel 2012 poi scaricate in mare aperto.
I dettagli sono stati illustrati in Procura a Larino dal comandante della Guardia di Finanza di Campobasso, il colonnello Paolo D’Amata affiancato dai responsabili del nucleo di Polizia tributaria, Vincenzo Bontiempo e del Gico, Roberto Tullo.
L’operazione ha portato alla luce una rete dello spaccio ben ramificata e che nel tempo è stata individuata grazie alle indagini dei finanzieri. Tra le tecniche utilizzate, a vario titolo, anche quella di trasportare la droga all’interno delle ruote di scorta: un traffico bloccato che non fa abbassare l’attenzione sul territorio, come evidenziato dallo stesso procuratore Vaccaro.
‘’Nel corso dell’operazione – si legge nella nota ufficiale della Guardia di Finanza – sono state inoltre notificate 11 informazioni di garanzia nei confronti di altrettanti indagati a vario titolo per il reato ex art.73 DPR 309/90 nonché eseguite, contestualmente nelle regioni Molise, Puglia ed Abruzzo, 20 perquisizioni che hanno consentito il rinvenimento e, quindi, il sequestro, di circa 200 grammi di stupefacenti (cocaina, hashish e marijuana), 2 bilancini di precisione e 3 trita marijuana – utilizzati per la preparazione delle dosi da spacciare, semi di canapa indiana nonché 19 stecche di sigarette di contrabbando ed una pistola giocattolo priva del tappo rosso di sicurezza, pertanto efficiente per l’uso.
Articolate attività tecniche, supportate da pedinamenti, appostamenti e riscontri condotti anche fuori dal territorio molisano, hanno consentito, nel tempo, lo stretto monitoraggio di circa 20 persone, tutte collegate fra loro, nell’ambito di un business illecito finalizzato a rifornire di stupefacenti la piazza basso molisana.
La capillare attività investigativa condotta nelle due distinte operazioni, ha permesso – conclude la nota della Finanza – di sbarrare il passo alla costituzione di una temibile consorteria criminale che avrebbe radicato i propri tentacoli nell’intera area basso molisana’’.
