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venerdì, Marzo 29, 2024

Primo quadrimestre 2016: la Cattolica sfora il budget di 1milione e 600mila euro. Chi paga?

AperturaPrimo quadrimestre 2016: la Cattolica sfora il budget di 1milione e 600mila euro. Chi paga?

di PASQUALE DI BELLO

Oltre 1milione e 600mila euro. A tanto equivale il valore delle prestazioni extrabudget effettuate dalla Cattolica nei primi quattro mesi del 2016. Si è appena chiusa una fase di contenzioso con la Regione Molise e già si determinano le condizioni per nuove questioni. Tutto questo in presenza di un Piano Operativo per la Sanità e un accordo Stato-Regioni condizionati proprio al pagamento dei debiti pregressi con l’istituto fondato da padre Gemelli.

Le cronache agostane della Regione Molise propongono un leit-motiv che si ripete immancabile ogni giorno: Sanità, Sanità, Sanità. Un ritornello che, unito al caldo, rischia di sfinire oltre ai telespettatori anche il cronista. Tuttavia l’argomento non si può eludere, soprattutto se non passa giorno che Dio mandi in terra senza che da sotto qualche albero spunti un fungo con qualche sorpresa. Questa volta la novità oltre al tono della notizia assume anche quello della beffa. Nei primi quattro mesi dell’anno in corso – la notizia è questa – la Fondazione Giovanni Paolo II, per brevità chiamata Cattolica, ha erogato prestazioni che superano il budget assegnatole dalla Regione Molise per la considerevole cifra di 1milione 625mila euro e 48 centesimi. E parliamo delle sole prestazioni ospedaliere, escludendo quelle ambulatoriali. A certificarlo è la stessa Regione Molise attraverso due determine dirigenziali: la n. 1331 del 18 aprile 2016 e la n. 3501, recentissima, del 25 luglio scorso.

Se questa è la notizia, scritta nei due atti, per trovare la beffa bisogna andare altrove. Esattamente al Piano Operativo Straordinario per il riordino della Sanità e al recentissimo accordo siglato lo scorso 3 agosto in Conferenza Stato-Regioni. Dalla lettura congiunta dei due documenti si evince, a chiare lettere, un dato inequivocabile: Piano e Accordo sono condizionati al pagamento del contenzioso pregresso con Cattolica e Neuromed. Il contenzioso pregresso, per la cronaca, nasce principalmente da prestazioni effettuate extra budget a cui si è posto rimedio attraverso specifiche transazioni che se da un lato hanno ridotto le pretese delle due strutture, dall’altra hanno determinato per la Regione, e quindi per i cittadini, un esborso pronta cassa di circa 80milioni di euro.

Bene, non si fa in tempo a riparare una falla che scoppia un altro tubo. Il tubo, in questo momento, ha una portata di 1milione 600mila e rotti euro destinata ad aumentare. Complessivamente, il contratto firmato tra Regione e Cattolica assegna alla struttura fondata da padre Gemelli 32milioni 104mila 120 euro all’anno. Ogni bimestre, da contratto, non possono superarsi complessivamente 5milioni 350mila 687 euro. Il dato del primo bimestre registra un extra budget di oltre 318mila euro mentre quello del secondo equivale ad altri 1milione 307mila euro.

A questo punto, come diceva un vecchio conduttore televisivo, la domanda sorge spontanea: posto che la Cattolica non lavora gratis e non fa beneficenza, chi paga? O meglio, chi pagherà queste somme? Il contratto con la Cattolica, probabilmente, l’extra budget non lo prevede, ma è chiaro che, di questo passo, visti i precedenti, quel contratto potrebbe diventare buono per i coriandoli a carnevale.

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