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giovedì, Marzo 28, 2024

Psicosi depuratore a Termoli: per l’Arpa acqua balneabile. Ma i 5 Stelle fanno altre analisi. Individuata la rottura della condotta

AttualitàPsicosi depuratore a Termoli: per l'Arpa acqua balneabile. Ma i 5 Stelle fanno altre analisi. Individuata la rottura della condotta

dragaggioOdori nauseabondi, acqua che nel pomeriggio si sporca e la paura che in realtà nel mare in questo periodo non ci si possa fare il bagno anche se non c’è nessun divieto. A Termoli ormai è psicosi generale per la vicenda che ha tenuto banco negli ultimi mesi dello scarico a mare del depuratore del porto, dovuto a una rottura della condotta marina. Sui social la questione è d’interesse quotidiano e le critiche all’amministrazione comunale per la gestione dell’emergenza sono numerosissime. Senza considerare il danno d’immagine enorme per Termoli. La psicosi che c’è ha spinto anche l’Arpa a pubblicare sul sito internet pianiacquemolise.it i campionamenti straordinari decisi proprio a seguito della rottura della condotta sottomarina del depuratore. Dal 10 maggio praticamente ogni lunedi vengono prelevati campioni d’acqua nei due stabilimenti proprio sotto il castello la Cala Sveva e il Lido Anna. Dai risultati delle analisi sugli enterococchi intestinali e sui batteri delle feci i valori sono sempre abbondantemente sotto i limiti consentiti per legge. E già questo dovrebbe rassicurare un po’ tutti. Solo in una data il 27 giugno per gli enterococchi intestinali con 160 e 145 si sono raggiunti valori prossimi al limite che è di 200. Nel campionamento successivo i valori erano nuovamente scesi. Ma il consigliere del Movimento 5 Stelle Nicolino Di Michele non si fida e ha aperto un conto corrente, pubblicizzato su facebook, dove tutti i cittadini possono donare anche una piccola somma per promuovere il pagamanto di ulteriori analisi da affidare ad un laboratorio abruzzese. Poprio nei giorni scorsi il consigliere ha prelevato di persona i primi campioni d’acqua arrivando fin sotto il molo del depuratore. Ora si attendono i risultati. Secondo i tecnici della Crea che gestisce il servizio in città la puzza che si sente non viene dall’acqua ma dal depuratore che lavora oltre le proprie possibilità e provano a giustificare i valori dei batteri quasi vicini ai limiti con i lavori di rimozione degli scogli per individuare la perdita della condotta. Su questo fronte ci sono due notizie: Quella buona è che il punto di rottura della condotta è stato individuato. Quella cattiva e che servono le autorizzazioni per metterla in carico con alcuni coloranti e verificare che quello sia l’unico punto rotto. Ci vorranno dunque ancora alcuni giorni. Nel frattempo però la condotta su cui si sta lavorando è chiusa dall’inizio dei lavori e i reflui del depuratore passano in una vecchia tubatura che scarica a 250 metri dalla costa verso il molo sud e dunque non più dal lato nord. Una soluzione anche questa temporanea. Ma se i reflui vengono rilasciati a sud invece che a nord allora sarebbe il caso che i campionamenti straordinari vengano fatti anche sul litorale sud.

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