Negli utlimi mesi si è parlato tanto del riconoscimento di ospedale di area disagiata e dei conseguenti benefici. La realtà, però, dice ben altro: al Caracciolo di Agnone la situazione resta davvero critica. La carenza di personale si fa sentire, si fa fatica a garantire quei pochi servizi che ancora non sono stati abbattuti dalla scure dei tagli. Alla luce di recenti episodi di cronaca e stanca di ascoltare parole al vento, l’Amministrazione comunale ha deciso di presentare un esposto alla Procura di Isernia, affinché il diritto alla salute dei cittadini altomolisani non venga definitivamente compromesso: «L’avevamo detto in campagna elettorale – ha detto il sindaco Lorenzo Marcovecchio – e lo abbiamo fatto in tempi brevissimi, ossia depositare un esposto alla Procura della Repubblica. Basta promesse e parole al vento, i Cittadini dell’Alto Molise hanno diritto ad una Sanità degna di questo nome». Nemmeno i comitati abbassano la guardia. Nei giorni scorsi – su sollecitazione dei tassisti romani originari dell’Alto Molise e dell’Alto Vastese – sabato scorso al Comuune di agnone c’è stato un incontro per fare il punto della situazione. Il mese prossimo, intanto, è prevista un’altra grande manifestazione: il 16 agosto i tassisti capitolini scenderanno di nuovo in strada per tenere alta l’attenzione sul Caracciolo di Agnone e per ribadire che con la chiusura dell’ospedale si metterebbe uan pietra tombale sul territorio a cavallo tra Abruzzo e Molise.
Agnone. Ospedale sempre più “disagiato”, il sindaco e la giunta presentano un esposto in Procura
