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lunedì, Maggio 6, 2024

Venafro. Avvelenato in ospedale, la Procura dispone l’autopsia. Indagini vicine alla svolta

AperturaVenafro. Avvelenato in ospedale, la Procura dispone l'autopsia. Indagini vicine alla svolta

tribunale-iserniaSarà l’autopsia a chiarire le cause della morte di Celestino Valentino, il pensionato di 76 anni, originario di Pratella, in provincia di Caserta, deceduto ieri sera all’ospedale di Isernia. Sarebbe stato avvelenato con la soda caustica durante il suo precedente ricovero al Santissimo Rosario di Venafro. Il procuratore capo di Isernia, Paolo Albano, ha confermato di aver disposto l’esame autoptico «per togliersi gli ultimi dubbi». Ma sulle indagini in corso non ha aggiunto altro, proprio per non compromettere il lavoro fatto finora. Non è ancora chiaro, dunque, se vi siano o meno delle persone iscritte nel registro degli indagati. Novità in tal senso potrebbero esserci all’inizio della settimana prossima, non prima comunque di conoscere l’esito dell’autopsia. Sembra però che l’inchiesta condotta dai Carabinieri abbia già dato i primi frutti. Grazie anche alle testimonianze raccolte tra i familiari della vittima, i pazienti e il personale dell’ospedale di Venafro, i sospetti si starebbero concentrando su una donna. Lo scorso 22 giugno il 76enne, ricoverato nel reparto di lungo degenza per via di una malattia invalidante, cominciò a lamentarsi – attirando l’attenzione degli infermieri – quando quella persona uscì dalla sua stanza. Potrebbe essere stata dunque lei a costringerlo a bere la soda caustica, provocandogli quelle ustioni riscontrate alla bocca e alla trachea dopo il trasferimento al Veneziale di Isernia, dove dopo 8 giorni di agonia il suo cuore ha smesso di battere. Ora cambia anche il reato ipotizzato dagli inquirenti: da tentato omicidio a omicidio volontario. Resta tuttavia ancora da capire chi e perché ha voluto riservare una morte così orribile al 76enne.

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