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giovedì, Aprile 25, 2024

L’ex Cattolica chiede 385 mila euro di risarcimento a Italo Testa, presidente del Forum per la Sanità

AperturaL'ex Cattolica chiede 385 mila euro di risarcimento a Italo Testa, presidente del Forum per la Sanità

Fondazione-Giovanni-Paolo-IIdi PASQUALE DI BELLO

Con un comunicato stampa, asciutto e cupo, il Forum per la tutela della Sanità pubblica ha diffuso la notizia di una azione risarcitoria intentata dalla Fondazione Giovanni Paolo II nei confronti di Italo Testa, presidente della benemerito sodalizio. A motivo di doglianza della Cattolica (loro preferiscono essere chiamati cosi e non Fondazione), un articolo-intervista apparso sul mensile il Bene Comune. A quest’ora in cui scriviamo, non ci è dato di conoscere il contenuto dell’azione civile intentata dalla Fondazione intestata al Grande papa Giovanni Paolo II ma erede di padre Agostino Gemelli uno, sia detto di passata, che ruppe i cabbasisi pure a Padre Pio (poi com’è finita s’è visto).

Detto questo, ed escludendo che il dottor Testa, persona notoriamente misurata e serena, si sia lanciato in affermazioni mortali rispetto all’onore e al decoro della Fondazione, anzi della Cattolica, non possiamo non registrare l’avvelenamento di un clima già di per se avvelenato da una riforma sanitaria che, comunque la si giri, ha lacerato il Molise ponendo da un lato i difensori del sistema pubblico e dall’altro le alchimie regionali che di fatto favoriscono gli operatori privati. Non crediamo che siano le azioni risarcitorie lo strumento per far valere le proprie ragioni ma una dialettica che si basi sul confronto. In questo senso, quella della Cattolica – pardon, della Fondazione – riteniamo sia un’azione sbagliata quand’anche possa partire da un presupposto a loro dire giusto. Una notizia del genere è destinata a provocare un crollo verticale d’immagine della struttura privata, cioè l’esatto contrario di quello che l’azione stessa pretende di tutelare. Ci auguriamo che come l’azione è stata presentata, così venga ritirata e ci auguriamo soprattutto che chi attraverso la propria ostinata chiusura al dialogo (parliamo del presidente della Regione) ha infiammato a dismisura un clima di per se già incandescente, percorra i trecento (o forse duecento?) metri che separano il Cardarelli dalla Fondazione – cioè dalla Cattolica – e suggerisca a chi ne ha titolo di fare coriandoli dell’azione verso Testa e ritornare sulla strada del dialogo e non dello scontro. In questo caso sarebbe opportuno lasciar perdere le aule di giustizia e pensare a come far funzionare reparti e corsie all’interno di un sistema che veda protagonista il pubblico e assegni al privato il ruolo complementare, l’unico in linea con la Costituzione. Ci auguriamo che Frattura faccia questo gesto non sulla base di un potere effettivo ma – come dire? – esercitando la moral suasion di cui la massima istituzione regionale dovrebbe disporre.

Entrando alla Cattolica suggeriamo però a Frattura di passare dal lato che espone la faccia bonaria e santa del Grande Papa, evitando il lato che espone il ritratto del cupo padre Gemelli uno che, lo vogliamo ripetere, scambiò un santo per un “malato”. Il malato (sic!) era Padre Pio, e Gemelli fece una figuraccia davanti al mondo. Ora, senza fare parallelismi inopportuni, ci auguriamo che agli sbagli di un tempo non se ne aggiungano altri col calendario di oggi.

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IL COMUNICATO DEL FORUM

Il Dott. Italo Testa  ha ricevuto dalla Fondazione GP II una richiesta di risarcimento danni di 385.000 euro per un’intervista pubblicata lo scorso febbraio 2016 sul mensile “Il Bene Comune”.

Il Forum per la difesa della sanità pubblica, nell’esprimere piena solidarietà al suo Presidente fatto ancora oggetto di inaccettabili attacchi sul piano individuale, evidenzia l’assoluta inconsistenza ed infondatezza di tale iniziativa, malamente intesa a censurare opinioni legittimamente espresse da chi, con il supporto di migliaia di cittadini molisani, si batte disinteressatamente a tutela di un bene primario quale la salute.

Come il diritto alla salute, anche quello alla libera manifestazione del pensiero è tutelato dalla nostra Costituzione ed il Forum continuerà, con intatta determinazione, a difenderli entrambi in tutte le sedi, ove occorra anche giudiziarie.

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